La stazione della linea Transalpina, creata per collegare Vienna a Trieste, fu inaugurata nel 1906 alla presenza dell’erede al trono austroungarico l’arciduca Francesco Ferdinando. Oggi la Transalpina è una linea a binario unico non elettrificata che congiunge la Valle dell’Isonzo e le Alpi Giulie a Sesana e Jesenice. I treni storici a vapore percorrono ancora questo tratto per portare i turisti da Gorizia al lago di Bled.
Nella piazza antistante la stazione, dopo la seconda guerra mondiale, venne tracciato il nuovo confine tra Italia e Jugoslavia, così il piazzale venne diviso in due dal “Muro di Gorizia”, uno dei simboli della separazione politica e ideologica durante gli anni della guerra fredda. Fino al 1954 lungo la linea di confine si snodava il filo spinato e la porta d’entrata della stazione ferroviaria non si apriva sulla piazza. Sulla facciata della stazione campeggiavano fino al 1991 la stella rossa e la scritta in serbo-croato “Mi gradimo socijalizam” (Noi costruiamo il socialismo).
La rete divisoria è stata abbattuta con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea nel 2004. A memoria del confine oggi rimane una targa sul terreno, su cui è tracciata la linea che separa i due Stati, per cui è possibile stare letteralmente con un piede in Italia e uno in Slovenia. Nel centro della piazza l’artista triestino Franco Vecchiet ha realizzato un mosaico con il numero del cippo confinario n° 57/15 ora spostato a lato della piazza. Una fila di pietre ricorda graficamente la linea di confine sulla quale sorgeva la rete.
All’interno dell’elegante Stazione in stile secessione è stata allestita una sala espositiva dedicata alla storia del confine.
La piazza è spesso sede di eventi e manifestazioni sportive internazionali.
Informazioni
Indirizzo: Stazione Transalpina, Piazza della Transalpina/Evropski Trg, Gorizia/Nova Gorica
Orari di apertura: lo spazio espositivo della Stazione è aperto da lunedì a venerdì 13.00-17.00, sabato 9.00-19.00, domenica 10.00-19.00.
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