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Bajta

Ristoro agrituristico
con alloggi, vigneti e cantine

Carni e salumi di propria produzione

Bottega enogastronomica

 

La fattoria carsica Bajta è un azienda vitivinicola e zootecnica gestita dalla famiglia Skerlj. Coltiva esclusivamente vitigni autoctoni del Carso, come la Vitovska, la Malvasia e il Terrano, che vinifica e imbottiglia in proprio.

Tutti gli animali – sia i suini sia i bovini di razza Scottish Highland – vengono allevati allo stato brado consentendo un’ottimale utilizzo delle risorse naturali che il territorio offre.

La famiglia Skerlj gestisce anche un ristoro agrituristico dove si possono riscoprire i genuini sapori della tradizione. In una sala affacciata ad una tipica dolina del Carso, offre agli ospiti piatti tipici come la jota o gli gnocchi, spaziando poi tra carni cotte alla brace e arrosti in forno a legna, tipici contorni e dolci fatti in casa. La carta dei vini propone i tre autoctoni: Vitovska, Malvasia e Terrano.

Bajta organizza banchetti e ricevimenti anche a buffet in cantina o nella sala del ristoro agrituristico.
 

Ospitalità

Bajta ha 5 camere doppie, ideali per un week-end dedicato al relax e alla natura. La colazione è compresa nel prezzo: d’estate viene servita sulla terrazza all’aperto, d’inverno nella sala riscaldata dal grande caminetto.
 

Lo spaccio enogastronomico

Lo spaccio offre vini sfusi o imbottigliati, carni suine e bovine, salumi e il celebre prosciutto crudo del Carso. Sono anche disponibili olio e miele prodotti da altre aziende agricole del territorio.

 

Informazioni

Indirizzo: Bajta – Sales / Salež 108, 34010 Trieste.

Orari ristoro: giovedì e venerdì 10-24; sabato 10-24; domenica 10-17.

Orari bottega enogastronomica: giovedì e venerdì 9-14; sabato 9-12; domenica 9-12.30.

 

Tel.: +39 040 2296090 – Cell. +39 338 3676498

Fax: +39 040 2033797

Pernottamento (9-20): + 39 339 3678152

E-mail: info@bajta.it

Sito internet: www.bajta.it

 

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Museo_Archeologico_Medioevale_Attimis

Museo Archeologico Medievale

Il museo propone al visitatore le vestigia dei castelli di epoca feudale, edificati tra il XII e il XIII secolo e posti a presidio della strada che da Cividale portava al Norico, che costituiscono il patrimonio monumentale e archeologico medievale del territorio: Attimis Superiore e Inferiore, Partistagno, Soffumbergo, Zucco, Cucagna, Cergneu, Motta e Zuccola.

Il percorso affronta la storia delle fortificazioni e della loro evoluzione architettonica, con sezioni dedicate alla coniazione della moneta nella zecca medievale, alle fasi del lavoro dell’archeologo e il metodo stratigrafico. Ampio spazio è dato alla ricostruzione della vita negli ambienti castellani del basso Medioevo, alle armi e alle armature nell’età feudale, infine, ai ritrovamenti, come la più antica Madonna lignea del Friuli, risalente alla metà del XIII secolo.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Principale 99, Attimis

Servizi: visite guidate, bookshop, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Informazioni: www.museoattimis.it

Orario apertura: da marzo a dicembre la domenica 10.00-13.00 e 14.00-19.00; aperture straordinarie su prenotazione – tel.: 329 8993616

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00 (dai 6 ai 14 e oltre i 65 anni); gratuito fino a 6 anni e disabili

Tel.: 0432 789700 / 329 8993616

Fax: 0432 789700

E-mail: info@museoattimis.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Zona_Monumentale_Monte_San_Michele

Zona monumentale del Monte San Michele

La sommità del monte, che fu il principale bastione difensivo austro-ungarico sul Carso isontino, ferocemente conteso tra gli eserciti fin dal primo anno di guerra, è stata riconosciuta Zona monumentale. Numerosi sono i reperti che si incontrano percorrendo il cosiddetto sentiero dei cippi che si snoda lungo il crinale, tra cui trincee e ricoveri come la Caverna del Generale Lukachich, lo Schönburg Tunnel e la Galleria Cannoniera della Terza Armata.

Il Museo storico del Monte San Michele, che contiene cimeli bellici e una ricca documentazione foto-cartografica, ripercorre le vicende delle sei battaglie combattute su questa vetta.

Nelle vicinanze sono visitabili, inoltre, la Cannoniera del Monte Brestovec e una grande caverna che fu usata a scopi bellici, l’Antro dei Casali Neri, nei pressi di San Martino. Questo paese, che si trovò sulla linea di fuoco nei primi due anni della guerra, dovette essere abbandonato dagli abitanti, che partirono profughi in Austria, e fu raso al suolo. A memoria di ciò al centro dell’abitato si trovano una lapide riportante i versi della poesia San Martino del Carso di Giuseppe Ungaretti e un museo privato della Grande Guerra.

 

Informazioni


Indirizzo: Salita San Michele 22, Sagrado

Informazioni: Museo del Monte San Michele, via Zona Sacra – tel.: +39 0481 92002 o all’Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, via III Armata 54 – tel./fax: +39 0481 489139; www.prolocofoglianoredipuglia.it; e-mail: plfogliano@tiscali.it

Orari di apertura: la Zona Monumentale è sempre visitabile; Il Museo è aperto da martedì a sabato 9.00-12.00 e 14.00-17.00; domenica 9.00-12.30

Ingresso: gratuito

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

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Riserva Naturale Lago di Cornino

All’estremo margine sudorientale delle Prealpi Carniche, separata dalle Prealpi Giulie dall’ampio alveo del fiume Tagliamento, la riserva occupa il tratto di fiume compreso tra l’abitato di Peonis e il ponte di Cornino. Include prati e coltivi e, verso Ovest, l’ampio anfiteatro roccioso sopra Somp Cornino, il lago e le ripide pareti dei rilievi che raggiungono la quota massima sull’altopiano di Monte Prat.

Il paesaggio è di una bellezza aspra e selvaggia, fatto di pareti rocciose calcaree e frane che raggiungono il greto del Tagliamento, il “re dei fiumi alpini”, popolato di aironi e anatre.

In una vasta depressione tra i ghiaioni si è formato il Lago di Cornino, caratterizzato dalla trasparenza delle acque di colore verde-azzurro. Le rupi calcaree, su cui si arroccano i nidi dei gufi reali e degli altri rapaci, fanno da sfondo al volo di corvi imperiali e cornacchie grigie. È possibile osservare vari migratori, come il biancone, l’astore, ma anche diverse specie di falco, nonché specie rare come il nibbio reale, il capovaccaio e l’aquila imperiale. Nella riserva nidifica una colonia di grifoni che si alzano in volo nelle ore mattutine e planano in grandi spirali sulla piana.

Negli anni Ottanta è stato avviato un progetto di conservazione del Grifone (Gyps fulvus) che ha portato alla creazione di una colonia nidificante.

Dal Centro visite, che fornisce informazioni relative al territorio e al progetto di conservazione dell’avvoltoio grifone, partono i vari itinerari segnalati che raggiungono il lago di Cornino e le golene del fiume. Esistono, inoltre, numerosi itinerari di trekking, più impegnativi, che raggiungono i soprastanti Monte Cuâr e l’altopiano del Monte Prât.

Informazioni

Ubicazione: la riserva è inclusa nei territori dei comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis

Estensione: 487 ettari

Informazioni: www.riservacornino.it – www.comune.forgarianelfriuli.ud.it – Comune di Forgaria nel Friuli, Piazza Tre Martiri 4 – Tel.: 0427 808137

Centro visite: Via Sompcornino 81, Forgaria nel Friuli

Orari di apertura: marzo e aprile martedì e giovedì 9.00-13.00, sabato, domenica e festivi 9.00-13.00 e 14.00-17.00; da maggio a settembre tutti i giorni 9.00-13.00 e 14.00-18.00; ottobre martedì e giovedì 9.00-13.00, sabato, domenica e festivi 9.00-13.00 e 14.00-17.00; da novembre a febbraio martedì e giovedì 9.00-13.00, sabato, domenica e festivi 9.00-13.00 e 14.00-16.00

Servizi: museo, voliere, terrario, ristorante; accessibile ai disabili

Attività: escursioni guidate su prenotazione, trekking, birdwatching

Tel./ fax: 0427808526

E-mail: info@riservacornino.it – centrovisite@riservacornino.it

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La Spiaggia di Snoopy

La Spiaggia di Snoopy, dedicata ai cani, è situata a Grado Pineta, in viale dell’Orione 10/A. L’accesso, a pagamento, è consentito ai cani con libretto sanitario aggiornato e museruola (da usarsi solo in caso di necessità), collare antipulci o analogo trattamento.

La bella spiaggia sabbiosa è ampia più di 7.000 mq e offre postazioni di circa 50 mq dotate di ombrellone, lettino sdraio normale e lettino per gli animali. I numerosi servizi disponibili vanno dalle fontanelle alle docce per gli animali, dall’area agility alle zone ombreggiate. I cani possono accedere al mare al guinzaglio o liberi, sotto il controllo del padrone, nell’area delimitata dalle boe; naturalmente anche la zona bar e ristorazione è accessibile ai cani al guinzaglio. Lo stabilimento può fornire, su richiesta, controlli veterinari e, su prenotazione, un servizio di dog-sitter, magari per permettere al padrone l‘emozione di cavalcare le onde del mare con un windsurf o un kitesurf.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Borgo rurale di Nogaredo di Corno

Il borgo, risalente almeno alla fine del Duecento, si trova a pochi passi dal centro storico del comune di Coseano. Esso conserva gli edifici storici locali caratterizzati dai numerosi “androni” e portali. La piazza è stata riqualificata nel rispetto della tipicità del luogo. Nella zona tra il campanile e la chiesa di Nogaredo di Corno, e nei pressi dei ruderi dell’antica chiesa di Santa Margherita, che sorgeva non lontana sulla sponda sinistra del Corno, sono state trovate tracce di insediamenti di epoca romana.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Dove: Coseano, provincia di Udine

Informazioni: Comune di Coseano, Largo Municipio 14 – tel.: +39 0432 861556; fax: +39 0432 861289 – e-mail: segreteria@com-coseano.regione.fvg.it

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Castello di Cucagna

Nel 1027 il Patriarca Popone concesse il permesso al nobile carinziano Odorico di Auspergh di costruire su una preesistente fortificazione tardoantica un castello a Faedis, sul colle Cucagna, dominante la valle del Grivò.

Il castello faceva parte di un sistema difensivo che partiva dalle pendici del monte, dove c’era un piccolo avamposto, passava attraverso i castelli di Zucco e Cucagna e terminava con un piccolo fortilizio in cima al colle Rodingerius.

Il castello fu abbandonato probabilmente già nel secolo XV e mantenne, pertanto, inalterato l’aspetto medievale: l’alta torre quadrangolare con pusterla sopraelevata, la domus fortificata e la chiesa castellana dedicata a San Giacomo risalente al XIV secolo.

Il complesso è attualmente in fase di recupero a cura dell’Istituto per la ricostruzione del Castello di Chucco Zucco.

 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Faedis

Visite: su prenotazione tramite il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia – Tel.: 0432 288588; Fax: 0432 229790; E-mail: info@consorziocastelli.it

Come arrivare: a piedi per un sentiero che parte da Borgo Santa Anastasia

Informazioni: www.consorziocastelli.it; www.prolocofaedis.it

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