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Wild Souls Farm

Equiturismo ed allevamento

L’azienda offre passeggiate a cavallo in bosco, trekking di più giorni, allevamento e addestramento con doma dolce.

Durante l’estate si intrattengono i ragazzi in attività di scoperta del territorio carsico, approccio all’equitazione e tantissimi giochi all’aria aperta.

Il nome riflette il temperamento dei soci dell’azienda, i fratelli Carboni, uniti dalla passione dei cavalli e dal loro spirito libero.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


IRINA CARBONI
Cell: +39 340 4832519
Mail: sarwents89@gmail.com

JACOPO CARBONI
Cell: +39 346 7424834
Mail: jakydvx@hotmail.com

SHAULA CARBONI
Mail: scorpiongirl87@gmail.com

FABIANA TRIMBOLI
Cell: +39 338 8005940
Mail: fabianatrimboli@gmail.com

 

BASOVIZZA, località Foiba, 30 m. prima del museo, in provincia di Trieste.

http://www.wildsoulsfarm.com/

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Parco_Faunistico_Pianpinedo

Parco faunistico della Vacellina Pianpinedo

In località Piana di Pinedo, tra i comuni di Cimolais e Claut, il parco è incastonato fra le più belle cime dolomitiche del Friuli Occidentale. La fauna selvatica e la peculiarità della flora sono le eccellenze naturalistiche di questo gioiello di biodiversità.

Realizzato nel rispetto e nella tutela di ogni specie animale e del loro ambiente naturale, salvaguardando uno stile di vita il più possibile simile alla condizione selvatica, il Parco offre la possibilità di entrare in contatto diretto con la natura. Passeggiando nei boschi sarà possibile osservare qualche cervo, dei caprioli, una colonia di stambecchi o qualche solitario camoscio, scorgere le marmotte o la volpe e incrociare uno scoiattolo. Percorrendo il sentiero botanico è, inoltre, possibile osservare numerose specie rare nella quiete rotta solo dal cinguettio dei numerosi uccelli che sorvolano questa vallata.

Al Centro visite è attivo un percorso che guida alla sperimentazione dell’ambiente montano e una Fattoria didattica.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Ubicazione: Pianpinedo, Cimolais

Estensione: 35 ettari

Informazioni: www.pianpinedo.it – www.comune.cimolais.pn.it – Comune di Cimolais, via Vittorio Emanuele II 27 – tel.: 0427 87019; fax: 0427 87020; e-mail: anagrafe@com-cimolais.regione.fvg.it

Servizi: centro visite

Attività: percorsi didattici per scoprire la natura attraverso i sensi, laboratori di antichi mestieri nella fattoria didattica

Visite: per prenotazione visite e laboratori – via Venezia 18/A, Maniago; tel.: 0427 71775; fax: 0427 71754; www.montagnaleader.org; e-mail: gal@montagnaleader.org

Orari di apertura: da maggio a ottobre la domenica e i festivi 9.00-18.00; in agosto tutti i giorni 9.00-18.00 (chiuso il lunedì); aperto su prenotazione per visite guidate a gruppi o scolaresche

Ingresso: al Parco faunistico intero € 3,00; ridotto € 2,00 (studenti, bambini fino ai 12 anni, over 65); servizio guida € 2,00 a persona

E-mail: info@pianpinedo.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Muggia

Borgo Antico di Muggia

Affacciata sull’ultimo lembo d’Istria, con le sue case di arenaria gialla che digradano dalle colline verso il mare, Muggia rivela le sue antiche origini e la secolare dominazione della Serenissima. Nel centro storico di Borgo Lauro le case color pastello si raccolgono attorno al mandracchio, ovvero la darsena anticamente difesa da due torri, che si spinge fin dentro l’abitato di sapore veneziano.

Tra gli edifici storici spiccano la Casa Veneta di Calle Oberdan e la casa “a gheffo” di via Verdi, che si aprono con bifore e logge su viuzze e campielli. La centrale Piazza Marconi è dominata dalla mole dell’antichissimo duomo in stile gotico veneziano con il rosone centrale e dal Municipio.

Tra le strette calli si incontrano la Portizza e tratti delle mura medievali, le tipiche case di via della Torre, la chiesa gotica di San Francesco e il Castello fino ad arrivare al nucleo di Muggia Vecchia, sull’alto del colle, ricca di testimonianze archeologiche tra cui il castelliere di Elleri e la basilica romanica di Santa Maria Assunta, risalente al X secolo.

Oltre al dialetto, un’altra tradizione che l’accomuna a Venezia è il tradizionale Carnevale, fra i più antichi d’Italia, con la sfilata dei carri allegorici, le bande musicali e i variopinti costumi.

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

Palazzo_Modello_Trieste

Palazzo Modello

Il palazzo fu progettato nel 1870 da Giuseppe Bruni a cui si deve anche il vicino Palazzo del Municipio. Il palazzo fu chiamato “Modello” perché doveva servire da riferimento per lo stile architettonico dell’intera Piazza Grande, allora interessata da un radicale maquillage. Una nota bizzarra si scopre nel sottotetto dove i telamoni che sorreggono lo sporto della linda sono scolpiti nel gesto scaramantico di toccarsi le parti intime.

 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

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ALTRO IN ZONA
Citta_Fortificata_Venzone

Città fortificata di Venzone

Della città di Venzone si ha notizia fin dal X secolo, quando, durante il dominio carolingio, è menzionata per la prima volta con il nome di “Abincione”, ma il territorio doveva essere abitato fin dai tempi dei celti. La città fu a lungo contesa tra i conti di Gorizia e il Patriarcato di Aquileia, finché alla fine del XIV secolo acquisì il privilegio di libera comunità con diritto di voce nel parlamento friulano.

Le già imponenti fortificazioni duecentesche vennero potenziate nel 1740 sotto il dominio della Serenissima in previsione delle incursioni turche e nel XVII secolo con la costruzione del fortino sul colle di Nave.

Di grande suggestione le cinte in pietra e sassi munite di numerose torri che racchiudono in un ampio esagono le 14 insulae dell’antico borgo abitato, un contesto urbano di straordinario interesse, cui si accede dalla Porta di Sotto e dalla Porta di San Genesio, ricco di pregevoli palazzi storici come il palazzi Orgnani-Martina, Scaligeri e Zinutti, nonché il Palazzo del Municipio in stile gotico veneziano e il magnifico duomo medievale con l’annessa Cappella di San Michele che custodisce le “Mummie di Venzone”.

Il borgo di Venzone, dichiarato nel 1965 monumento nazionale di grande interesse storico e artistico, venne ricostruito dopo i terremoti del 1976 che lo avevano quasi totalmente raso al suolo.

Ogni anno, l’ultimo fine settimana di ottobre, si svolge la Festa della zucca, kermesse gastronomica e incantevole rievocazione storica medievale.

 

Informazioni


Dove: Venzone si trova nel Parco naturale delle Prealpi Giulie, alla confluenza della valle del fiume Tagliamento e della Val Canale, in provincia di Udine

 

Informazioni: Comune di Venzone,Piazza Municipio 1 – www.comunedivenzone.it -Tel.: +39 0432 985266; Fax: +39 0432 985404; E-mail: comune.venzone@comunedivenzone.it

Pro Loco Pro Venzone, Via Glizoio di Mels 5/4 – www.prolocovenzone.it – Tel./Fax: +39 0432 985034; E-mail: provenzone@libero.it

 

Come arrivare: sull’autostrada A23 Palmanova-Tarvisio, uscita al casello di Carnia seguendo le indicazioni per Venzone, oppure percorrendo la SS 13 Pontebbana in direzione Tarvisio.

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Kleine_Berlin_Trieste

Kleine Berlin

Il ricovero antiaereo Kleine Berlin è un complesso di gallerie ai piedi del colle di Scorcola risalenti all’occupazione tedesca del Litorale Adriatico. I cunicoli vennero creati in parte dai militari tedeschi nell’ottobre del 1943 e in parte dal Comune di Trieste, come rifugio antiaereo per la popolazione civile. Un passaggio sotterraneo segreto consentiva al comandante delle SS Odilo Globocnik di recarsi dalla sua abitazione di Villa Ara al Palazzo di Giustizia.

Nelle gallerie italiane stalattiti, stalagmiti e vaschette di concrezione, nelle quali scorre perennemente un velo d’acqua, danno l’impressione di trovarsi in un’ipogeo naturale piuttosto che in una galleria di calcestruzzo. Nella Kleine Berlin sono visibili due mostre permanenti sui bombardamenti di Trieste nel secondo conflitto mondiale e sulle cavità naturali e artificiali utilizzate dagli eserciti durante la Grande Guerra sul fronte del basso Isonzo.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Fabio Severo (di fronte al civico n. 11), Trieste

Informazioni: www.kleineberlin.itwww.cat.ts.it – Club Alpinistico Triestino, via Raffaele Abro 5/A – tel. +39 040 3498239; fax +39 040 8326424

Orari di apertura: ogni ultimo venerdì del mese 20.00-22.30

Visite: visita guidata a cura del Club Alpinistico Triestino (CAT) per gruppi di minimo 15, massimo 30 persone su prenotazione – Tel.: +39 339 2539712; e-mail: cat@cat.ts.it

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00; studenti € 1,00

Servizi: la struttura presenta barriere architettoniche

E-mail: info@kleineberlin.it

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ALTRO IN ZONA
Sentiero-Bordaglia

Sentiero del Lago di Bordaglia

Il lago di Bordaglia, posto sul fondo di una conca di origine glaciale tra i pascoli sottostanti il versante del monte Volàia, è sito all’interno dell’Oasi di Bordaglia, la più vasta oasi di rifugio faunistico del Friuli Venezia Giulia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Traversata carnica
Dislivello in metri: 900
Difficoltà: T/E
Tempi di percorrenza in ore: 6

INFO: Turismo FVG Forni Avoltri
Tel. +39 0433 72202
Email info.forniavoltri@turismo.fvg.it

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Partenza da Pierabech di Forni Avoltri e imboccare il sentiero Cai nr. 140

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Superare il torrente rio Bordaglia, sempre ricco d’acqua, e raggiungere il piazzale di una cava di marmo fior di pesco

3

Risalire lungo il sentiero Cai nr. 140 la riva destra dell’alto corso del torrente Degano. Si raggiunge così la stretta di Fleons, una forra scavata dal torrente dopo un’impetuosa cascata. Sulle pareti del lato destro è possibile scorgere postazioni difensive utilizzate durante la prima guerra mondiale

4

Superata la stretta di Fleons, imboccare il sentiero Cai nr. 142. Il sentiero è un breve tratto della Traversata Carnica e costeggia il Rio di Sissanis attraversando l’omonima casera sale a casera Bordaglia di Sopra nelle cui vicinanze si può ammirare il lago Bordaglia

5

Dalla casera Bordaglia proseguire il cammino in discesa lungo il sentiero nr. 142 fino a Casera Bordaglia di Sotto; da qui ricongiungersi al sentiero nr. 141 che fiancheggia il Rio Bordaglia ritornando in direzione Pierabech

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