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Parco di Villa Varda

Villa Morpurgo, acquisita e ristrutturata nel 1868 dalla facoltosa famiglia triestina dei Morpurgo de Nilma, è immersa nel suggestivo parco che si affaccia su un’ampia ansa del fiume Livenza. La residenza padronale, originaria del XV secolo, apparteneva in origine alla nobile famiglia bergamasca dei Mazzoleni.

Nei pressi delle costruzioni architettoniche di ispirazione rinascimentale si incontrano piccoli parterre, aiuole e rigogliosi cedri, mentre, inoltrandosi nel parco, i vasti prati incorniciati da lunghi viali di tigli.

La serra ad arcate ospitava le essenze esotiche che erano il vanto della famiglia, forse a memoria dei viaggi in Egitto con cui Carlo Marco Morpurgo aveva avviato la sua fortuna economica. Di particolare bellezza l’aranciera, con terrazza e balaustra in pietra che si affaccia sul fondale ombroso del bosco, interrotto da un varco che lascia spaziare lo sguardo sulle placide acque del fiume.

Entro la metà del Novecento fu costruito anche un mausoleo in forme neoclassiche, dove vennero tumulati gli ultimi discendenti e, nel 1926, l’architetto Domenico Rupolo restaurò la cappella gentilizia eretta nel 1670 da Fabio Mazzoleni. Nel 1932, sopra una vecchia ghiacciaia, fu costruita una torre merlata contenente un serbatoio per l’irrigazione e i giochi d’acqua. Recentemente sono stati restaurati anche l’edificio agricolo detto Canevon e l’annesso ‘giardino delle rose’.

Il parco, inoltre, è ricco di varietà arboree autoctone come cedri, salici, pini, carpini, olmi, aceri, noccioli, gelsi e ciliegi; vanta, inoltre, essenze diffuse in Europa solo a partire dall’Ottocento come il librocedro, la fotinia, la sofora e il ginepro della Virginia.

Nel 1943 Mario Morpurgo, ultimo esponente della casata, lasciò la proprietà al Seminario arcivescovile di Pordenone, che, tuttavia, lasciò il complesso in stato di abbandono, finchè, nel 1975, lo cedette alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia che, a sua volta lo affidò al Comune di Brugnera.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Villa Varda di San Cassiano 7, Villa Varda (Brugnera)

Superficie totale: 18,00 ha

Impianto planimetrico: geometrico (giardino a parterre), naturalistico informale (parco)

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Brugnera

Peculiarità scenografiche e compositive: affacci sul fiume Livenza, aiuole, cappella, mausoleo, serra, torre, vialetti

Specie botaniche di rilievo: fotinia, libocedro, sophora

Orari di apertura: estivo 8.00-20.00; invernale 8.00-16.00

Informazioni: www.comune.brugnera.pn.it; www.villevenete.org

E-mail: segreteria@com-brugnera.regione.fvg.it; cultura@comune.brugnera.pn.it

Tel.: Ufficio Cultura – +39 0434 616738

Fax.: +39 0434 624559

Servizi: Bookshop

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

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Parco di Fraforeano

Il complesso della Villa de Asarta Kechler sorge a nord di Latisana nell’ampia piana alluvionale segnata dal corso del fiume Tagliamento.

Il feudo di Fraforeano, documentato sin dal 1275 in mano ai conti di Varmo, dal 1498 al 1656 fu dei Barbarigo e quindi dei Molin e Correr, famiglie illustri del patriziato veneziano. Nel 1756 la villa-azienda fu acquistata dai Crotta e nel 1838 dai Gaspari. L’ideazione del parco è da attribuirsi ad Andrea Scala e non, come si riteneva un tempo, a Giuseppe Jappelli, datandolo così intorno alla metà dell’Ottocento.

Nel 1876, villa e tenuta agricola furono rilevate da imprenditori lombardi e, nel 1883, passarono ai de Asarta Kechler, che ancora ne detengono la proprietà.

Il Parco si sviluppa secondo l’andamento sinuoso dei vialetti principali raccordati ortogonalmente dai sentieri secondari ed è arricchito dalla presenza di alberi secolari, un laghetto e una grotta.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Corso San Valentino 9, Fraforeano (Ronchis)

Superficie totale: 3,00 ha

Impianto planimetrico: all’inglese con schema asimmetrico

Condizione giuridica: proprietà privata

Peculiarità scenografiche e compositive: collinetta, corte d’onore, grotta e ghiacciaia

Specie botaniche di rilievo: cipresso di Lawson, faggio rosso, faggio tricolor, sequoia, sequoia della California, tasso, Thuja plicata, Torreya nucifera

Informazioni: Villa de Asarta Kechler, Corso San Valentino – 33050 Fraforeano di Ronchis (UD)

Tel.: +39 347 3214358

info@parcodifraforeano.it

www.parcodifraforeano.it

Come Arrivare: a 4 km dall’uscita Latisana-Lignano dell’autostrada A4 Venezia-Trieste.

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Grado

Grado

Grado – l’Isola del Sole – deriva dal latino gradus, ovvero scalo, in quanto sorse come approdo per le navi romane che risalivano il fiume Natissa in direzione del porto fluviale di Aquileia.

Il nucleo più antico è un dedalo di calli e campielli di sapore veneziano che conserva ancora tracce dell’antico castrum romano, entro cui riparavano gli aquileiesi durante le invasioni barbariche, e della Basilica della Corte (IV secolo) in Piazza Biagio Marin.

Nel 568 Grado fu eletta a sede del Patriarcato. A quell’epoca infatti risalgono le magnifiche basiliche paleocristiane della Città Vecchia: quella di Sant’Eufemia, ricca di mosaici bizantini con il suo battistero ottagonale e il campanile medievale sul quale svetta il San Michele, l’“Anzolo” simbolo di Grado; e quella di Santa Maria delle Grazie. Dietro al Duomo si trova il Lapidario, ove sono esposti centinaia di frammenti scultorei ed epigrafi provenienti da scavi gradesi.

Nel 1797 la città di pescatori venne annessa all’impero austro ungarico e divenne la prima località turistica balneare per l’aristocrazia asburgica, tradizione poi mantenuta fino a oggi.

Nel 1892 l’imperatore Francesco Giuseppe inaugurò la Stazione di Cura e Bagni di Grado e fece costruire il caratteristico porto interno dell’isola e la diga sul mare, che consente una bellissima passeggiata.

La laguna di Grado è circondata da zone umide e valli da pesca con i caratteristici casoni, le capanne di canne palustri dove i pescatori attraccavano le “batele”, le tipiche barche a fondo piatto, e che ora ospitano un albergo diffuso. Alcune di queste aree lagunari sono oggi riserve naturali, come quella della Valle Cavanata e della Foce dell’Isonzo, che è possibile visitare a piedi, in bici o su stupendi cavalli Camargue.

Pier Paolo Pasolini scelse le atmosfere sognanti e mutevoli della laguna per girare le scene iniziali di Medea con Maria Callas.

Grado offre campeggi e villaggi turistici e vanta la più lunga pista ciclabile lagunare d’Europa.

In autunno si tiene la kermesse del Boreto a la Graisana, piatto tipico della cucina marinara povera di Grado, e in primavera la Festa degli asparagi bianchi di Fossalon. La tradizionale processione del Perdòn de Barbana, viene celebrata la mattina della prima domenica di luglio, con un corteo di barche diretto al santuario dell’isola di Barbana.

 

Informazioni


Informazioni: Ufficio turismo di Grado, Piazza B. Marin 4, tel.: +39 0431 898 239; e-mail: turismo@comunegrado.it

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Le Ginestre

Lo stabilimento “Le Ginestre“ si trova a Marina di Aurisina, lungo la Strada Costiera, a pochi chilometri da Trieste.

La lunga spiaggia di ciottoli si sviluppa fra il Residence Europa e il porticciolo di Canovella degli Zoppoli e si affaccia su un mare verde e trasparente, subito profondo e ricco di pesci. Alle spalle è riparata da magnifici pini marittimi che danno sollievo nelle ore più calde, essendo la spiaggia molto protetta dal vento.

Lo stabilimento, a pagamento, offre comodi spogliatoi e docce; si possono noleggiare cabine e ripostigli, oltre all’attrezzatura da spiaggia; nella parte centrale è situato un ristobar, i cui tavolini vista mare sono ombreggiati dal verde tutto il giorno. All’ombra si trova anche un’area giochi, con il tavolo da ping pong.

La spiaggia è accessibile ai disabili ed è dotata di parcheggio a pagamento.

Il numero telefonico è lo 040 200364. Lo stabilimento è aperto dall’ultima domenica di aprile al 10 settembre, dalle 9 alle 19.30.

 

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Museo della Comunità Greco Orientale

Il museo, che sorge a fianco della neoclassica Chiesa di San Nicolò, presenta una raccolta di icone, quadri e oggetti sacri. Fra le opere della tradizione ortodossa vi è la ricca collezione di icone, opere che vanno dal XV al XX secolo, di produzione greca, russa, slava e medio orientale, tra cui quelle realizzate dai monaci del Monte Athos sino a quelle dei pittori greci operanti a Trieste.

Le opere di tradizione occidentale e cattolica annoverano una Sacra conversazione di scuola veneta del Cinquecento, la Presentazione della Vergine al Tempio del Maestro delle storie di Sant’Agnese, un allievo del Bramantino, e la Susanna e i vecchioni opera fiamminga del Seicento.

Tra i ritratti dei personaggi benemeriti della comunità vi è quello di Alessandro de Manussi realizzato da Antonio Lonza, il barone Ambrogio di Stefano Ralli ritratto da Eugenio Scomparini e ancora i ritratti del barone Demetrio Economo opera di Luigi Sorio, quello di Giovanni Scaramangà realizzato da Zangrando e quello di Konstantinos Hatzikonsta di Alfredo Tominz, nonchè opere dedicate alla Rivoluzione greca del 1821.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via III Novembre 7, Trieste

Tel.: 040 635614

Fax: 040 634830

Informazioni: www.comgrecotrieste.it

E-mail: comgrots@tin.it

Orari di apertura: mercoledì 15.30-18.30; giovedì e venerdì 9.30-12.30

Visite: a cura dei volontari per il patrimonio del Touring Club Italiano di Trieste

Ingresso: gratuito

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Bob su Rotaia Tarvisio

Il bob su rotaia offre un percorso di 880 metri di lunghezza, con 665 di discesa, 215 di risalita e un dislivello di 73 metri. Il tracciato prevede una serie di curve con diverse pendenze e raggi, un loop (anello chiuso con curva a 360°) e una serie di woops e dossi per rendere adrenalinici anche i tratti rettilinei.
E’ un impianto finalizzato al tempo libero di tipo ludico-sportivo, dunque i progettisti l’hanno concepito con il circuito di discesa che ha in ogni punto non meno dell’11% di inclinazione, il che permette la corsa per forza di gravità dei veicoli. La velocità può comunque essere regolata dal guidatore stesso, dosando a propria scelta l’azione del freno con le apposite leve laterali.

La pista sopraelevata è formata da tre coppie di rotaie in acciaio inossidabile saldato e da apposite piastre trasversali di supporto che garantiscono inoltre che i binari si mantengano paralleli. Nei tratti in cui la pendenza supera il 15%. per evitare lo slittamento, le rotaie sono trattate con un rivestimento ad alta rugosità . Ovviamente l’impianto è dotato di specifici sistemi di sicurezza e quindi le ripide curve ed i dossi che incrementano l’effetto emozionale degli utenti, possono essere affrontati con tranquillità.

 

Informazioni


Orari di apertura:

dalle ore 10.00 alle 16.00
Prezzi:
1 corsa: 4,00€
3 corse: 11,00€
5 corse: 18,00€
Per ulteriori informazioni:
Promotur Tarvisio
tel. +39 0428 653915

tarvisio@promotur.org

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Laghi di Festons e Malins

I piccoli laghi di Festons e Malìns sono incastonati tra i monti di Sàuris nell’alta valle del Lumiei. Circondati dai pascoli d’alta quota, i laghi sono poco distanti dalle omonime casere, ancor oggi utilizzate nei mesi estivi per l’alpeggio. Qui crescono rigogliosi il rododendro, il mirtillo nero e rosso, l’ontano. Dai laghi la vista si apre sulle Dolomiti Pesarine. Ad Ovest di Sauris si trova il lago di Mediana, uno specchio d’acqua color smeraldo nascosto tra i fitti boschi di abeti che in tarda primavera si contorna delle fioriture gialle della calta palustre.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Dove: Sauris di Sopra

Come arrivare: con la strada mulattiera che sale a Sella Festons (segnavia CAI 204)

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