Cimitero_Guerra_austroungarico_Fogliano

Cimitero di guerra austro-ungarico Fogliano Redipuglia

Il cimitero è stato costruito in onore dei quasi quindicimila austro-ungarici caduti nelle zone limitrofe durante la prima guerra mondiale e qui tumulati all’ombra di due file di cipressi e nelle tombe comuni che accolgono i resti dei caduti ignoti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Statale 305, Fogliano Redipuglia

 

Orari di apertura: dalle 9.00 al tramonto

 

Informazioni: Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, via III Armata 54; Tel.: +39 0481 489139; e-mail: plfogliano@tiscali.it

 

Visite: visite guidate a cura dell’Ufficio turistico di Fogliano di Redipuglia

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

Museo_Archeologico_Udine

Museo archeologico

Il museo si è formato nel 1866 grazie al contributo dei nobili ed eruditi friulani che si dedicarono al collezionismo archeologico tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Si ricordino i lasciti delle famiglie di Toppo, de Brandis, di Prampero, Gropplero, Frangipane, ma anche di molti studiosi, quali Giulio Andrea Pirona, Alexander Wolf, Valentino Ostermann, Giovanni Marinelli e Carlo Someda de Marco.

La raccolta consta di materiali etrogenei, oggetti ad uso sacro e profano, riferibili ad un periodo compreso tra la Protostoria e il Medioevo. Francesco di Toppo nel 1883 lasciò alla città la sua ricchissima collezione di reperti rinvenuti in una necropoli romana di Aquileia, tra cui spiccano le ambre e centinaia di manufatti in vetro e ceramiche. Da Aquileia provengono anche due tappeti musivi, rinvenuti da Giovanni Brusin nel fondo Ritter. La prima sala è dedicata alla splendida raccolta del conte Augusto de Brandis, composta principalmente di reperti magnogreci provenienti dalla zone archeologiche di Taranto: crateri apuli e campani, ceramiche di Gnathia e lo stamnos dipinto ad Atene dal celebre ceramografo Menelao (440 a.C. circa).

Negli ultimi anni gli scavi condotti nella provincia di Udine hanno portato all’acquisizione di numerose testimonianze della preistoria, dell’età del bronzo, del primo periodo romano, del periodo altomedioevale e del basso medioevo tra cui centinaia di reperti in ceramica integralmente ricostruiti.

Il gabinetto numismatico vanta circa 60.000 monete, tra cui spiccano le coniazioni di Aquileia, 3.000 medaglie e numerosi esemplari di cartamoneta. L’ultima sala è dedicata a Luigi Pio Tessitori che a partire dal 1914 si dedicò agli studi archeologici nel nord dell’India con Sir John Marshall, allora direttore dell’Archaeological Survey of India.

Nel sottoportico del castello trova, infine, posto il Lapidario con epigrafi, monumenti e sculture di epoca romana provenienti soprattutto dalle collezioni dei conti Gorgo e di Toppo, ma anche materiali frutto di ritrovamenti fortuiti.

 

Informazioni


Indirizzo: Salita Castello 1, Udine

Servizi: visite guidate, bookshop, laboratori didattici, fototeca, biblioteca d’arte; accessibile ai disabili

Informazioni: www.udinecultura.itwww.provincia.udine.it/musei – www.comune.udine.it

Orari di apertura: da ottobre a aprile da martedì a domenica 10.30-17.00; da maggio a settembre da martedì a domenica 10.30-19.00; chiuso il lunedì

Ingresso: unico per i Civici Musei del Castello € 5,00; ridotto € 2,50 (da 14 a 18 anni e studenti universitari, oltre ai 65 anni); scolaresche € 1,00; gratis fino ai 13 anni disabili con FVG Card

Tel.: 0432 271591

Fax: 0432 271982

E-mail: civici.musei@comune.udine.it

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ALTRO IN ZONA
Cascate_Cjampeit

Cascata del rio Cjampeit

Il rio Cjampeit, sulla sinistra idrografica del fiume Fella, dopo una serie di salti più piccoli forma un’affascinante sottile cascata alta una cinquantina di metri che precipita in una profonda pozza. La splendida cascata è incastonata tra pareti rocciose a strapiombo immersa in un ambiente naturale molto suggestivo, purtroppo compromesso dalla vicina autostrada.

Si può vedere la cascata nei pressi dell’ex stazione ferroviaria di Moggio Udinese. Per arrivare alla base della cascata bisogna passare sotto il viadotto dell’autostrada A23 Udine-Tarvisio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Camino_al_Tagliamento

Camino al Tagliamento

Situato sulla riva sinistra del Tagliamento, Camino è bagnato dal Varmo, che sgorga in frazione San Viadotto, ed è attraversato da numerose rogge e risorgive. Il toponimo deriva dal latino caminus, a ricordo delle numerose fornaci che qui furono attive fino al XVIII secolo. È, inoltre, conosciuto per la sua antica tradizione dei maestri organari.

Il paesaggio rurale segna il territorio, con piccoli borghi diffusi ancora intatti, nei quali è possibile ritrovare l’edilizia tipica della civiltà contadina: i casoni di campagna in mattoni e sassi di fiume con ampi portali che si affacciano sulle corti interne.

Il Borc dai Siors, come indica il nome, raccoglie i palazzi dei ricchi possidenti terrieri – da ricordare il Palazzo Minciotti che conserva fregi e pavimenti veneziani – oltre alla Chiesa Arcipretale di Ognissanti, in stile neoromanico e la Pieve di Rosa che, con origini che risalgono al Duecento, è l’edificio più antico del comune, ricco di pale d’altare e affreschi. Inoltre, degni di nota sono il settecentesco Palazzo Luccardi, la Villa Colloredo Mels a Gorizzo, il borgo rurale di Bugnins e il Mulino di Glaunicco, citato da Ippolito Nievo nella novella Il Varmo. Allo scrittore romantico, che fu molto legato a questo borgo, è stato dedicato un itinerario tematico sui luoghi della sua vita e delle sue opere.

Informazioni


Dove: Camino al Tagliamento, provincia di Udine

Informazioni: www.comune.caminoaltagliamento.ud.it

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Tempio_Cargnacco

Tempio Sacrario

Il Tempio della Madonna del Conforto, dedicato ai Caduti e ai Dispersi per gli stenti e il freddo durante la campagna di Russia, fu realizzato dall’architetto Giacomo Della Mea in mattone a vista. L’interno, illuminato da rosoni e finestre istoriate, presenta numerose opere d’arte eseguite da artisti friulani quali Ugo Galliussi, Enore Pezzetta, Giulio e Max Piccini, Giovanni Patat, Fred Pittino e Arrigo Poz. Nella cripta è esposta una lunga serie di registri sui quali sono riportate le generalità dei 100.000 uomini che non fecero mai ritorno dalla disastrosa guerra.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Leonardo da Vinci 10, Cargnacco

Orario di apertura: da lunedì a domenica 8.45-17.45 nei mesi estivi; 8.45-19.00 nei mesi invernali; durante le funzioni religiose la cripta rimane chiusa

Informazioni: www.sacrariomuseocargnacco.org – Unione nazionale italiana reduci di Russia; tel.: +39 340 7694854; e-mail: unirrfriuli@sacrariomuseocargnacco.org

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Basilica_S_Eufemia_Grado

Basilica di Santa Eufemia

La basilica di Santa Eufemia di Grado, risalente al VI secolo, si trova nella “città vecchia“, nella splendida cornice di Campo dei Patriarchi, vicino al campanile a cuspide del XV secolo, al Battistero del V secolo, al Lapidario e alla Basilica di Santa Maria delle Grazie, la più antica di Grado.

La costruzione della basilica, voluta dall’arcivescovo di Aquileia Elia, fu dedicata ai protomartiri aquileiesi Ermacora, Fortunato ed Eufemia (martire di Calcedonia).

L’edificio, a pianta basilicale, ha facciata tripartita aperta da due portali e tre ampie finestre di tipo paleocristiano. L’interno è strutturato a tre navate su colonne con capitelli che reggono le arcate.

Un capolavoro dell’oreficeria veneziana è la Pala d’argento dorato, di Donato Mazzalorsa, che si trova sopra l’altare. L’oggetto di arredo più affascinante è il pulpito dell’XI secolo: sorretto da sei colonne, di cui due tortili, dai capitelli fogliati ricoperti da rilievi raffiguranti i simboli degli Evangelisti ed una croce, è ricoperto da un cupolino di foggia moresca su archi trilobati inflessi. Sul pavimento si conserva gran parte della copertura originale del VI secolo, molto simile ai canoni stilistici bizantini (schematici e geometrici).

 

Informazioni


Basilica di Santa Eufemia

Campo Patriarca Elia

34073 Grado (GO)

Tel. e fax: +39 0431 80146

E-mail: parrocchia.grado@libero.it

 

Orari di apertura: inverno dal lunedì alla domenica 8.00-18.00; estate: dal lunedì alla domenica 8.00-19.00

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Roberto-Contarutti

Roberto Cantarutti – diSegni diVersi

“diSegni diVersi” è la mostra di Roberto Cantarutti che si inaugura il 9 dicembre presso lo studiofaganel e lo spazio espositivo del Kinemax. L’artista presenta una serie di lavori che rappresentano una cospicua parte della produzione dell’ultimo anno.
Sono opere in cui i colori pastello e acquatici – tipici della pittura di Cantarutti – lasciano il posto a una tonalità unica ma ugualmente articolata quale può essere il nero: polveroso e cenerino quello della fusaggine nei disegni di medio e grande formato su carta avana, discontinuo quando lascia riaffiorare il fondo ligneo nelle tavole dipinte ad acrilico e, ancora, a forte contrasto e grafico come quello dei minuti monotipi su carta bianca.

A legare queste opere stavolta non è tanto la tecnica pittorica impiegata quanto il tema; il tratto impetuoso, sicuro e sintetico dell’artista si sofferma sull’importanza della poesia e dei poeti nella letteratura, nell’arte e nella vita.
Il disegno non è solo il mezzo per celebrare la poesia, ma è esso stesso, inteso come linguaggio, poesia.
Come “di versi” è fatto un componimento poetico, così “di segni” è costituita una figurazione. I disegni di Cantarutti appaiono irresistibili e gentilmente inaccessibili come spesso è una poesia. La comprensione di soggetti, di segni, di significati, non è sempre immediata e univoca. In tutti i disegni, innegabilmente, l’artista è capace di infondere una sorta di malia che ci cattura e “costringe” a ritornare sulle immagini create per comprenderle più in profondità.
L’artista dedica una sezione della mostra dal titolo “Tramite i versi”a Giuseppe Ungaretti e Allen Ginsberg, approfondendo un interesse nato dalla sua partecipazione a notturnidiversi 2016.

Presso lo studiofaganel sarà disponibile un catalogo con una selezione di opere e con testi di Paola Bristot e Sara Occhipinti.

 

 

Informazioni


9 – 30 dicembre 2016
 
 
studiofaganel
Viale XXIV Maggio 15/c
34170 Gorizia
+39 0481/81186
www.studiofaganel.com

 
 
kinemax
Piazza Vittoria 41
34170 Gorizia
+39 0481/534604
www.kinemax.it

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