Cascata_Cukula

Cascata della Čukula

La cascata del Čukula, posta sul rio Namlen, è la più imponente tra tutte quelle presenti nel territorio delle valli del Torre e Natisone. Lo spettacolare salto, di oltre 70 metri, avviene poco a monte della confluenza tra il rio Podiauer e il rio Podiama. Solo dopo la confluenza il torrente assume la denominazione di rio Namlen, ma la cascata della Čukula è conosciuta anche come cascata del rio Namlen. Il rio Podiama nasce dalle pendici del Monte Cripia, a circa 850 m di altitudine.

Il corso d’acqua incide le rocce del Flysch di Grivò (v. Cascate del Rio Boncic) approfondendosi rapidamente e formando poi la cascata la cui base è posta ad una quota di circa 420 m: un dislivello quindi di oltre 400 m.

La cascata si raggiunge partendo da Prossenicco: nei pressi del cimitero del piccolo borgo rurale, dove si può parcheggiare, si imbocca il Sentiero Naturalistico della Cascata della Čukula.
 
 
 
 
 
 
 
 

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Museo_Geologico_Carnia_Ampezzo

Museo Geologico della Carnia

Il percoro espositivo di Palazzo Angelo Unfer presenta una collezione di rocce e fossili rappresentativi del patrimonio geologico e paleontologico della Carnia, campioni che raccontano l’evolversi del territorio e delle forme di vita che lo abitarono lungo un arco di tempo di 400 milioni di anni. Questo tratto di arco alpino custodisce, infatti, la storia della sua genesi nella successione degli strati rocciosi a partire dai remoti mari paleozoici fino alla formazione della catena montuosa.

I reperti inscenano un raccolto ininterrotto che va dai mari dell’Ordoviciano abitati da trilobiti, briozoi e brachiopodi, alle barriere coralline. Si passa poi alle foreste tropicali del Carbonifero attraversate dai primi anfibi e quindi al Triassico popolato dai rettili, che hanno colonizzato i mari e le terre emerse dell’intero pianeta: ittiosauri, notosauri e placodonti, e i più antichi pterosauri sinora noti al mondo, di cui è esposto un rarissimo esemplare. Dalle ammoniti del Mesozoico ai pesci che abitavano quegli antichi mari, fino a giungere all’odierna configurazione del territorio.

Il Museo Geologico della Carnia fa parte della rete museale CarniaMusei.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Zona Libera della Carnia 1944, 5 – Ampezzo

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, audioguida, bookshop, biblioteca, sezione hands-on per ragazzi; percorso tattile e testi in braille; accessibile ai disabili

Informazioni: www.carniamusei.org – www.provincia.udine.it/musei – Ufficio Turistico di Ampezzo, tel.: 0433 80758

Orari di apertura: da febbraio a maggio sabato e domenica 15.00-18.00;

da giugno a settembre 9.30-11.30 e 15.00-18.00, chiuso il lunedì; da ottobre a gennaio apertura su richiesta; dal 23 dicembre al 6 gennaio aperto tutti i giorni 15.00-18.00, 25 dicembre chiuso.

Visite: visita guidata e laboratorio didattico su prenotazione a cura di CarniaMusei – Tel.: 0433 487779; Fax: 0433 487760 – carnia.musei@cmcarnia.regione.fvg.it

Ingresso: gratuito

Tel.: 0433 811030

E-mail: geoampezzo@virgilio.it

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Castello_Zoppola

Castello di Zoppola

Il castello fu edificato con tutta probabilità agli inizi dell’XI secolo – a difesa del guado sul Tagliamento lungo la strada che portava a Pordenone – contro l’incombente minaccia delle scorrerie degli Ungari.

Dal XIII secolo sino all’alto Medioevo il castello ed il relativo feudo erano proprietà degli Asburgo che ne affidarono la giurisdizione ai signori di Zoppola. In seguito, passato sotto il dominio del Patriarcato, fu ceduto alle famiglie dei Prodolone-Mels e dei Valvasone, finchè nel 1405 fu acquisito dai fratelli del patriarca Antonio Panciera.

Al castello si accedeva per mezzo di una serie di ponti poichè era difeso da una triplice cinta di mura e di fossati alimentati dalla roggia detta Zoppoletta. I Panciera nei secoli successivi lo arricchirono con opere d’arte, mobili e suppellettili di alto pregio: gli affreschi della scuola di Pomponio Amalteo nella corte interna; lo studiolo del cardinale Antonio con un’antica stufa in maiolica e un soffitto ligneo dorato e dipinto; soffitti affrescati e a cassettoni (come quello decorato con gli stemmi delle casate parlamentari friulane); stipiti scolpiti attribuiti alla scuola del Pilacorte. Il fronte è, invece, ornato da tre balconi cinquecenteschi ed uno in pietra sostenuto da mensole con testa di leoncini; una linea di archetti pensili e tracce di affreschi nella linea di sottogronda.

Il castello è circondato dagli edifici del borgo castellano, risalenti ai secoli XV-XVII, e dall’ampio parco realizzato a metà dell’Ottocento. La torre maestra, parzialmente ricostruita nel 1900, è stata mozzata in seguito al terremoto del 1976. Il maniero appartiene alla famiglia Panciera ed è sede di un’azienda agricola.

 

Informazioni


Indirizzo: Zoppola (Pordenone)

Visite: su prenotazione contattando il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia – Segreteria del Consorzio

Tel.: 0432 288588; Fax: 0432 229790; info@consorziocastelli.it

Informazioni: www.consorziocastelli.it.

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Mulino_Borgo_Ampiano

Mulino di Borgo Ampiano

L’antichissimo mulino – se ne ha notizia fin dal 1320 – è situato sulla sponda sinistra del Torrente Cosa per sfruttare la corrente della Roggia di Spilimbergo.

Al pianoterra si trovano la fucina, la falegnameria e il movimento della struttura con le macine. Al piano superiore si possono osservare i macchinari per la lavorazione dei cereali e la torretta, in cui erano separate le farine di orzo, granoturco, frumento, castagne e carrube che venivano macinate. Nel 1930 fu introdotto l’uso dei mulini a rullo e venne installata la turbina che forniva energia elettrica alla sega da legnami, al molino da grano e che illuminava l’intero borgo.

Recuperato e ristrutturato, il mulino è utilizzato, insieme all’ampio spazio verde adiacente, per iniziative culturali, teatrali, concerti e laboratori.

Il Mulino di Borgo Ampiano fa parte dell’Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane Lis Aganis.

Informazioni


Indirizzo: Borgo Ampiano, Pinzano al Tagliamento

Servizi: visite guidate, fototeca, noleggio audioguide, archivio documentale, accessibile ai disabili

Informazioni: Ecomuseo Lis Aganis – www.ecomuseolisaganis.it; e-mail: info@ecomuseolisaganis.it oppure Comune di Pinzano – www.comune.pinzanoaltagliamento.pn.it; tel.: +39 0432 950005; fax: +39 0432 950129; e-mail: segreteria@com-pinzano-al-tagliamento.regione.fvg.it

Orari di apertura: su richiesta previo appuntamento contattando il Comune di Pinzano al Tagliamento via mail o fax; aperto in occasione di mostre o attività didattiche organizzate

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Museo_Archeologico_Medioevale_Attimis

Museo Archeologico Medievale

Il museo propone al visitatore le vestigia dei castelli di epoca feudale, edificati tra il XII e il XIII secolo e posti a presidio della strada che da Cividale portava al Norico, che costituiscono il patrimonio monumentale e archeologico medievale del territorio: Attimis Superiore e Inferiore, Partistagno, Soffumbergo, Zucco, Cucagna, Cergneu, Motta e Zuccola.

Il percorso affronta la storia delle fortificazioni e della loro evoluzione architettonica, con sezioni dedicate alla coniazione della moneta nella zecca medievale, alle fasi del lavoro dell’archeologo e il metodo stratigrafico. Ampio spazio è dato alla ricostruzione della vita negli ambienti castellani del basso Medioevo, alle armi e alle armature nell’età feudale, infine, ai ritrovamenti, come la più antica Madonna lignea del Friuli, risalente alla metà del XIII secolo.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Principale 99, Attimis

Servizi: visite guidate, bookshop, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Informazioni: www.museoattimis.it

Orario apertura: da marzo a dicembre la domenica 10.00-13.00 e 14.00-19.00; aperture straordinarie su prenotazione – tel.: 329 8993616

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00 (dai 6 ai 14 e oltre i 65 anni); gratuito fino a 6 anni e disabili

Tel.: 0432 789700 / 329 8993616

Fax: 0432 789700

E-mail: info@museoattimis.it

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Museo_Grande_Guerra_Redipuglia

Museo della Grande Guerra

Il Museo Storico Militare di Redipuglia ha sede nell’ex Casa della III Armata, presso il Sacrario di Redipuglia, ai piedi del Colle Sant’Elia. Sono qui raccolti ed esposti cimeli e testimonianze degli avvenimenti bellici che hanno coinvolto questo tratto di fronte ed una collezione di armi e divise militari. Una delle sale è dedicata alla Terza Armata e sono stati ricostruiti un tratto di trincea e un campo di battaglia carsico con la postazione di una mitragliatrice pesante. Numerose sono le fotografie e i graffiti di guerra che documentano la vita in trincea e, inoltre, è possibile assistere alla proiezione di un filmato d’epoca sulle Dodici Battaglie dell’Isonzo e la traslazione del Milite Ignoto da Aquileia a Roma.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Terza Armata, Fogliano Redipuglia

Informazioni: Sentieri di Pace presso l’Ufficio Informazioni e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, Via III Armata 54 – Tel.: 0481 489139; E-mail: plfogliano@tiscali.it oppure www.prolocofoglianoredipuglia.it; E-mail: info@prolocofoglianoredipuglia.it

Orari di apertura: da martedì a sabato 9.00-12.00 e 14.00-17.00; chiuso i festivi e il 25 luglio

Ingresso: gratuito

Tel.: 0481 489024

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Palazzo_Arcivescovile_Udine

Palazzo Arcivescovile

A partire dal Cinquecento il palazzo fu residenza dei Patriarchi di Aquileia. Nel 1708 Dionisio Dolfin lo fece ampliare dall’architetto Domenico Rossi che realizzò l’ala con la biblioteca e lo scalone d’onore. Il Palazzo arcivescovile ospita oggi il Museo Diocesano e le Gallerie del Tiepolo. Il giovane Giambattista vi realizzò, infatti, un ciclo di affreschi datati tra il 1726 e il 1729 che raffigurano l’epopea dei Padri della Chiesa, dove grazia e invenzione si risolvono in un bagno di luce. Nel soffitto dello scalone d’ingresso è possibile ammirare la Caduta degli angeli ribelli.

Per una scala a chiocciola decorata nel cupolino da un affresco di Ludovico Dorigny, si accede alla Biblioteca Arcivescovile, capolavoro di ebanisteria che conserva l’ingente patrimonio librario donato dal Patriarca per renderlo disponibile alla pubblica consultazione. La sala è ornata da una teoria di statue lignee sopra la balaustra, negli intagli è ripreso il motivo dei delfini, emblema della famiglia Dolfin. La grande volta è decorata con stucchi attribuiti ad Abbondio Stanzio e con una grande tela di Nicolò Bambini raffigurante il Trionfo della Sapienza divina (1710), dove Minerva, la Sapienza appunto, è evocata come l’incontro tra Scienza e Fede. Delle figure femminili reggono i simboli delle scienze e delle arti: medicina, nautica, geografia, storia, poesia, matematica, geometria, pittura, retorica, filosofia e teologia.

L’odierno patrimonio bibliotecario è di oltre 20.000 volumi tra cui incunaboli, edizioni rare e codici manoscritti, inclusi una copia trecentesca della Divina Commedia e copia del primo libro stampato in Friuli con caratteri mobili, il De honesta voluptate edito a Cividale nel 1480.

Dalla biblioteca si accede alla Sala Azzurra o del Baldacchino, sul cui soffitto si intrecciano le grottesche di Giovanni da Udine con creature fantastiche e animali inconsueti all’epoca. La vicina Sala Gialla ha un bel pavimento intarsiato, gli stucchi sul soffitto rappresentano le Virtù teologali – Fede, Speranza e Carità – e agli angoli le Quattro arti liberali: la musica, la poesia, la pittura, la scultura. L’attigua Sala rossa o del Tribunale, è sovrastata dalla straordinaria scenografia del Giudizio di Salomone di Giambattista Tiepolo, stagliata contro un cielo terso. Nella Sala del Trono, dove avevano luogo le pubbliche udienze, sono affrescati i centosei ritratti dei patriarchi aquileiesi. La Cappella palatina conserva una pala d’altare di Palma il Giovane. Nella Galleria degli ospiti le finte architetture realizzate da Girolamo Mengozzi Colonna sono finestre limpide entro cui la narrazione tiepolesca si svolge con l’incanto di una fiaba: Abramo e gli Angeli, Rachele che nasconde gli idoli (dove il pittore ritrae se stesso e la moglie Cecilia) e l’Angelo che appare a Sara.

Il giardino settecentesco è guardato sui muri di cinta da 24 statue allegoriche della bottega di Morlaiter.

 

Informazioni


Indirizzo: Piazza Patriarcato 1, Udine

Orari di apertura: da mercoledì a lunedì 10.00-13.00 e 15.00-18.00; chiuso il martedì; 25 dicembre, 1° gennaio e Pasqua

Tel.: +39 0432 25003

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