Abbazia_Corno_Rosazzo

Abbazia di Corno di Rosazzo

L’abbazia è situata a Corno di Rosazzo, in posizione isolata, sulle colline a Nord-Est di Manzano. Nelle giornate serene dal suo lato meridionale si gode di una vista mozzafiato che spazia dagli abitati di Manzano e Cormons fino al mare.

Fondata probabilmente tra il 1068 e il 1077, l’abbazia raggiunse in poco tempo un ruolo di primo piano, tanto che già nel 1361 era considerata tra le postazioni più sicure della Patria del Friuli. Dopo esser stata quasi distrutta nel 1509 dal duca di Brunwick, fu restaurata dall’architetto cividalese Vincislao Bojaniper; un ulteriore intervento si ebbe poi nel 1823.

Nel complesso fortificato sono ancora integri diversi fabbricati di pregio, come la chiesa di San Pietro e il bel chiostro del ’500. La chiesa fu costruita intorno all’anno Mille in stile romanico, con pianta regolare a tre navate; gli elementi architettonici risalenti all’Alto Medioevo, al Cinquecento e all’Ottocento risalgono alle epoche delle successive ristrutturazioni.

All’interno della chiesa abbaziale spiccano gli affreschi di Francesco India, detto il “Moro“ o anche “Torbido“, allievo del Giorgione, risalenti tutti al 1535. Del Settecento sono invece gli altari e le statue.

 

Informazioni


Abbazia di Rosazzo
Piazza Abbazia, 5
33044 Manzano – Loc. Rosazzo (UD)
Tel +39 0432.75.90.91
Fax +39 0432.75.36.43

Orari di visita: tutti i giorni: 9.00-12.00 e 15.00-18.00; la S. Messa viene celebrata la domenica alle ore 18,00.

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Laghi_Festons

Laghi di Festons e Malins

I piccoli laghi di Festons e Malìns sono incastonati tra i monti di Sàuris nell’alta valle del Lumiei. Circondati dai pascoli d’alta quota, i laghi sono poco distanti dalle omonime casere, ancor oggi utilizzate nei mesi estivi per l’alpeggio. Qui crescono rigogliosi il rododendro, il mirtillo nero e rosso, l’ontano. Dai laghi la vista si apre sulle Dolomiti Pesarine. Ad Ovest di Sauris si trova il lago di Mediana, uno specchio d’acqua color smeraldo nascosto tra i fitti boschi di abeti che in tarda primavera si contorna delle fioriture gialle della calta palustre.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Dove: Sauris di Sopra

Come arrivare: con la strada mulattiera che sale a Sella Festons (segnavia CAI 204)

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LaghiDoberdo

Riserva Naturale Laghi di Doberdò e Pietrarossa

La riserva si trova al limite occidentale dell’altopiano carsico dove due grandi depressioni (polje) ospitano due bacini d’acqua separati da una dorsale calcarea. Il lago di Doberdò – uno dei rari esempi di lago carsico – è alimentato dai fiumi Vipacco e Isonzo.

Percorrendo i sentieri di quest’area protetta si ha la possibilità di osservare la cesura tra i prati di landa e i campi solcati e le zone umide lungo le sponde dei laghi, dove crescono le ninfee. Qui, nella sottile striscia di bosco ripario, formato da pioppo nero e salici, trovano rifugio diverse varietà di picchio, la puzzola, il capriolo e altre specie rare e difficilmente osservabili, come lo sciacallo dorato. Simbolo della Riserva è il riccio orientale. Negli anfratti scavati dalle acque sotterranee vive il proteo, mentre il lago è popolato soprattutto da ciprinidi. Le cavità ospitano poi una ricca comunità di pipistrelli.

Nella riserva si trova, inoltre, il sito archeologico di un castelliere appartenente all’Età del Bronzo.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Ubicazione: l’area protetta interessa i comuni di Doberdò del Lago (Doberdob), Monfalcone e Ronchi dei Legionari

Estensione: 726 ettari

Servizi: foresteria, bar, ristorante, degustazione prodotti tipici, punto ristoro, area pic-nic, area giochi per bambini, sentiero con fondo consolidato dal parcheggio al pontile panoramico sul lago

Attività: mostra permanente, centro visite, visite guidate, birdwatching

Centro visite: Gradina, via Vallone 32, Doberdò del Lago – Tel.: 0481 784111 – 333 4056800

Informazioni: www.riservanaturalegradina.com

E-mail: inforogos@gmail.com

 

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Porta_Manin_Udine

Porta Manin

La Porta è l’unico lacerto della terza cerchia di mura che fu costruita alla fine del Duecento. Vi è dipinta, fra gli altri stemmi nobiliari, l’aquila nera in campo giallo del Sacro Romano Impero. Nota anche come Porta San Bartolomeo o Porta Cividale costituisce il tradizionale accesso al centro storico dalla zona orientale della città.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Manin, Udine

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Giardino_del_Torso_Udine

Giardino del Torso

Il giardino sorge presso il complesso di Palazzo Antonini Mangilli del Torso, segnato da una serie di percorsi misiti, ortogonali e curvilinei, che circoscrivono le grandi aiuole alberate e i parterre nel settore antistante alla fabbrica nobiliare.

Il primitivo edificio (affacciato sull’odierna piazza Garibaldi) che risale all’ottavo decennio del XVI secolo, fu voluto da Daniele Antonini.

Nel 1746 la residenza fu acquistata dai Mangilli, che forse riformarono il complesso nel corso del secolo XVIII.

Tra la seconda metà del Settecento e il primo decennio dell’Ottocento sarebbe stata realizzata una struttura loggiata che impalcava l’intero bordo settentrionale del giardino, mentre è ancora visibile la loggetta centrale affrescata a ‘grottesche’ di epoca successiva.

Nel 1851 si registarno altri sostanziali interventi architettonici per mano di Andrea Scala.

Nel 1924 il palazzo divenne di proprietà dalla famiglia del Torso che lo donò al Comune di Udine. A partire dal 1970 il giardino è stato adibito a verde pubblico ed è stato oggetto di un recente restauro: si è voluta mettere in risalto la struttura formale esistente, esaltando i valori prospettici e la simmetria del giardino barocco. La grande vasca con piante acquatiche davanti alla loggia, è intesa a valorizzarne l’elegante prospetto.

Nello spazio compreso tra la loggia e il Palazzo del Torso c’è un rifugio antiaereo interrato, rinvenuto durante i lavori di sistemazione del Giardino del Torso, che è stato riaperto dal Comune di Udine in memoria delle vittime delle barbarie belliche.

 

Informazioni


Indirizzo: Via del Sale, Udine

Superficie totale: 0,30 ha

Impianto planimetrico: all’inglese con schema geometrico

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Udine

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuole, laghetti artificiali, parterre, statue, vialetti

Specie botaniche di rilievo: bagolaro, bosso nano, leccio, paulonia, abete rosso, tasso

Orari di apertura: dal 1° al 30 aprile 8.00-19.00; dal 1° maggio al 30 settembre 7.00-21.00; dal 1° al 31 ottobre 8.00-19.00; dal 1° novembre al 31 marzo 8.00-18.00

Servizi: parcheggio auto nei pressi

Come arrivare: in autobus con le linee 2, 4, 5, 6, 10 e 11, fermata “Via del Gelso 14″

Segnalazioni: Ufficio verde pubblico, via Nodari, 37 – Tel. +39 0432 520651

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ItRedona

I Laghi della Val Tramontina

I tre grandi laghi artificiali costituiscono ormai un elemento caratteristico del territorio della Val Tramontina. Costruiti negli anni Cinquanta per scopi di produzione energetica alimentano il sistema d’irrigazione per le coltivazioni della pianura e sono motivo di attrazione turistica.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Dislivello in metri: 700
Difficoltà: E
Tempi di percorrenza (andata): 2.30

INFO: Turismo FVG Pordenone
tel. + 39 0434 520381
Email info.pordenone@turismo.fvg.it

INFO: Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane
Tel. Cimolais +39 0427 87333
Email info@parcodolomitifriulane.it

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Da Meduno seguite la Val Tramontina fino al Lago di Redona

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Da qui proseguite secondo le indicazioni che conducono verso Chievolis, Selva (borgate di Tramonti di Sopra) ed all’omonimo lago

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Passate il coronamento della Diga del Lago di Selva, dopo circa 1 Km, ad qui hanno inizio la pista forestale ed il sentiero (CAI 967 e 968) che risalgono i boschi addossati ai pendii settentrionali del massiccio carsico del Monte Raut fino a raggiungere la Casera Valine, situata nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane

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Rientrate lungo lo stesso itinerario, altri percorsi risultano essere impegnativi

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Porte_di_Spilimbergo

Le Porte di Spilimbergo

La Torre Orientale è stata realizzata nel 1304 e faceva parte della prima cerchia di mura. La porta di levante, che sorge accanto alla splendida Casa Dipinta, si può ammirare lungo Corso Roma poco oltre Piazza Duomo, mentre, più avanti ancora vi è la Porta della Torre Occidentale, costruita nel 1339 come breccia nella terza cerchia di mura, che conserva il leone alato veneziano, affrescato sulla facciata d’accesso.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Informazioni: Pro Spilimbergo, Palazzo La Loggia, Piazza Duomo 1 – www.prospilimbergo.org – tel.: +39 0427 2274; e-mail: info@prospilimbergo.org

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