Castello_Sbrojavacca_Chions

Castello di Sbrojavacca

Dell’originario castello di Sbrojavacca rimane una solitaria torre. Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento i conti Sbrojavacca di Villotta fecero erigere sui ruderi del castello un nuovo palazzo che fu successivamente demolito. L’omonima famiglia, legata al casato dei di Cosa, fu investita del feudo fin dal XII secolo, per concessione del Patriarca di Venezia. Nel 1251 subì l’assedio di Alberigo da Romano e nel 1511 fu preso e saccheggiato da Leonardo di Prodolone.

All’inizio del XIV secolo risale un consistente sviluppo edilizio con Francesco di Sbrojavacca, che trasformò la fortificazione già presente in un castello vero e proprio dotandolo di una chiesa, di una fucina e di un mulino, avviando nel contempo la costruzione del borgo; nel 1354 venne costruita una loggia per il mercato. La famiglia abbandonò la residenza alla fine del XVI secolo e il castello rovinò ad eccezione della torre quadrata di vedetta alta cinque piani. Al Seicento risale la chiesetta castellana di San Giuliano.

Secondo una curiosa leggenda la vacca che si trova sullo stemma della famiglia si spiegherebbe con il bizzarro episodio avvenuto durante un assedio: per disorientare gli assedianti i signori del castello, che avevano terminato le scorte e volevano far credere il contrario ai nemici, gettarono una vacca dalle mura gridando: “Sbroja la vaca!”.

 

Informazioni


Indirizzo: strada provinciale Villotta-San Vito al Tagliamento, frazione di Tajedo, Torrate di Chions (Chions)

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Piazza_Vittoria_Gorizia

Piazza della Vittoria

Quello che era un prato incolto ai piedi del colle del Castello, venne a circondarsi di case d’abitazione durante l’espansione urbana tra il XIV e il XV secolo, per cui, questa piazza era anticamente detta Traunik (dallo sloveno “prato”).

Nel corso dei secoli ospitò le celebrazioni della città: feste, mercati, parate, giochi e cerimonie. Il suo perimetro triangolare fu arricchito nel corso del Sei e Settecento da palazzi gentilizi, dalla Chiesa barocca di Sant’Ignazio, che con le due torri campanarie coronate da cupole a cipolla manifesta l’adesione al gusto d’oltralpe, dalla Fontana del Nettuno, disegnata da Nicolò Pacassi e dalla cinquecentesca Casa Torriana, oggi sede della Prefettura. La Colonna di Sant’Ignazio fu eretta in ricordo della tremenda pestilenza del 1682.

 
 
 
 
 
 
 
ALTRO IN ZONA

Abbazia_Benedettina_Santa_Maria_Sylvis

Abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis

L’Abbazia benedettina dedicata a Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena (per il fatto di trovarsi nel mezzo di una vasta selva), fondata tra il 730 ed il 735, è forse il più importante esempio di monastero fortificato del Friuli.

Distrutta dagli Ungari nel 899, venne ricostruita a partire dal 960 assumendo l’aspetto di un castello medievale tuttora conservato. L’abbazia accrebbe il suo potere, sia religioso che politico, fino al 1420, quando fu assoggettata al dominio della Serenissima e iniziò la sua decadenza.

Dell’antica Abbazia rimangono la torre d’ingresso della fine del ’400 (in origine erano sette), la basilica, la residenza dell’abate (sede del Municipio), la cancelleria e la canonica.

La Basilica, eretta nelle forme romanico-bizantine (tre navate, cripta interrata e presbiterio sopraelevato) è impreziosita da un ciclo di affreschi della scuola di Giotto (1316-1320). Nell’atrio romanico, che fungeva da portico della chiesa, si vede un’originale raffigurazione medioevale della morte assieme con le cosiddette “danze macabre“: l’incontro tra tre vivi e tre morti, opera della metà del secolo XIV. A destra del vestibolo c’è la Sala delle Udienze, l’antico refettorio degli abati decorato a figure grottesche, che è stata adibita a piccola pinacoteca. La cripta ospita una scultura della fine del Duecento, con soggetto l’Annunciazione, e una interessante Pietà quattrocentesca in pietra arenaria di autore nordico. Bellissima è l’urna di Sant’Anastasia, di epoca longobarda, con rilievi geometrici.

 

Informazioni


Abbazia benedettina Santa Maria in Sylvis

Piazza Castello, 3 – 33079 Sesto al Reghena (PN)

Tel.: +39 0434 699014

Fax: +39 0434 698849

abbaziasestopn@libero.it

www.abbaziasestoalreghena.it

 

Servizi: visite guidate su prenotazione, bookshop; parzialmente accessibile ai disabili

 

Orari di apertura: lunedì – venerdì: 9.00-12.00 e 15.00-18.00;sabato solo su prenotazione; domenica 9.00-10.15 e 11.30-12.00 – 15.00-18.00. Durante le funzioni liturgiche l’Abbazia non è visitabile.

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Villa_de_Puppi_Moimacco

Villa de Puppi

La villa, costruita nella prima metà del Settecento in stile neopalladiano, si impone alla vista con quattro solenni colonne ioniche che sostengono il timpano con lo stemma nobiliare. Si trova immersa tra le alte conifere del parco sebbene si affacci lungo la strada principale del paese. I de Puppi discendono dalla celebre famiglia dei conti Guidi, signori di Poppi, nel Casentino, citati da Dante Alighieri.

La villa padronale, serrata tra due edifici con torretta, è affiancata dalle barchesse che abbracciano una piccola corte. All’interno il salone centrale immette tramite un doppio scalone al piano nobile. Qui si conservano mobili di pregio e dipinti antichi. Nel retro la massiccia facciata con motivi a bugne di pietra guarda verso il grande cortile con pozzo.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Roma 5, Moimacco

Informazioni: www.depuppi.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Castello_Solimbergo_Sequals

Castello di Solimbergo

Nel 1196, il vescovo di Concordia affidava ai signori di Castelnuovo la costruzione del castello di Solimbergo (ovvero Sonemberg, “castello lucente”), successivamente affiancato dalla chiesetta di San Daniele. In seguito fu dei signori carinziani di Flaschenberg, dei Flagogna e, nel 1384, passò definitivamente ai signori di Spilimbergo.

Il complesso sulla sommità del colle di Palis, in disuso dal XVII secolo, reca i segni del secolare abbandono: oltre a tratti del recinto difensivo e del portale si può ancora vedere parte della torre di vedetta, oggetto di un recente intervento di restauro.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Solimbergo, Sequals

Stato di conservazione: ruderi

Come arrivare: breve sentiero sterrato percorribile a piedi

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Parco_Faunistico_Pianpinedo

Parco faunistico della Vacellina Pianpinedo

In località Piana di Pinedo, tra i comuni di Cimolais e Claut, il parco è incastonato fra le più belle cime dolomitiche del Friuli Occidentale. La fauna selvatica e la peculiarità della flora sono le eccellenze naturalistiche di questo gioiello di biodiversità.

Realizzato nel rispetto e nella tutela di ogni specie animale e del loro ambiente naturale, salvaguardando uno stile di vita il più possibile simile alla condizione selvatica, il Parco offre la possibilità di entrare in contatto diretto con la natura. Passeggiando nei boschi sarà possibile osservare qualche cervo, dei caprioli, una colonia di stambecchi o qualche solitario camoscio, scorgere le marmotte o la volpe e incrociare uno scoiattolo. Percorrendo il sentiero botanico è, inoltre, possibile osservare numerose specie rare nella quiete rotta solo dal cinguettio dei numerosi uccelli che sorvolano questa vallata.

Al Centro visite è attivo un percorso che guida alla sperimentazione dell’ambiente montano e una Fattoria didattica.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Ubicazione: Pianpinedo, Cimolais

Estensione: 35 ettari

Informazioni: www.pianpinedo.it – www.comune.cimolais.pn.it – Comune di Cimolais, via Vittorio Emanuele II 27 – tel.: 0427 87019; fax: 0427 87020; e-mail: anagrafe@com-cimolais.regione.fvg.it

Servizi: centro visite

Attività: percorsi didattici per scoprire la natura attraverso i sensi, laboratori di antichi mestieri nella fattoria didattica

Visite: per prenotazione visite e laboratori – via Venezia 18/A, Maniago; tel.: 0427 71775; fax: 0427 71754; www.montagnaleader.org; e-mail: gal@montagnaleader.org

Orari di apertura: da maggio a ottobre la domenica e i festivi 9.00-18.00; in agosto tutti i giorni 9.00-18.00 (chiuso il lunedì); aperto su prenotazione per visite guidate a gruppi o scolaresche

Ingresso: al Parco faunistico intero € 3,00; ridotto € 2,00 (studenti, bambini fino ai 12 anni, over 65); servizio guida € 2,00 a persona

E-mail: info@pianpinedo.it

×

 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Remuda_cavallo

Horse Club Remuda

- Circolo ippico
- Maneggio
- Presenza di Paddock
- Vicinanza al Parco Piuma

Descrizione della risorsa: L’Horse Club Remuda, specializzato nell’equitazione americana permette a chiunque di scoprire un approccio diverso con il cavallo, attraverso un metodo del tutto naturale, basato su conoscenze etologiche, rapporto e rispetto dell’animale. Undici pony, molti bambini, impegno e passione costante e tanta voglia di divertirsi. Il metodo di insegnamento utilizzato è quello del Pony Games nato in Gran Bretagna negli anni ’50. L’allievo impara a conoscere e a prendersi cura del cavallo: andando a prenderlo e riaccompagnandolo al paddock, spazzolandolo, sellandolo, preparandolo con la capezza… la sintonia con l’animale è uno dei principi fondamentali di questo sport.

Corsi di equitazione: scuola pony, equitazione americana, equitazione naturale, paseggiate e pony games.

Servizi aggiuntivi offerti: guida per accompagnamento passeggiate a cavallo, disponibilità a fornire informazioni per percorsi e passeggiate a cavallo nella zona; pensione/alloggio cavalli; maneggio indoor; maneggio outdoor; possibilità di svolgimento gare e concorsi ippici.

Informazioni


Horse Club Remuda
Via Bellaveduta, 13
34170 Gorizia
Tel.: +39 347 1216039
info@remuda.it
www.remuda.it

×

 

ALTRO IN ZONA