Castello_Ahrensperg

Castello di Ahrensperg

Il castello di Ahrensperg (castello dell’aquila) nei pressi di Biacis, nella valle del Natisone, sarebbe sorto ai tempi dei longobardi e sarebbe storicamente legato al castello e grotta di San Giovanni d’Antro.

Il maniero, di proprietà della chiesa di Aquileia, fu espugnato nel 1306 dal conte di Gorizia e fatto demolire dal Patriarca nel 1346 assieme ai vicini castelli di Zuccola, Uruspergo e Antro.

Nel 1511 sulle rovine fu edificata la chiesa dei Santi Giacomo ed Anna attorno alla quale si possono ancora vedere una torre circolare e una quadrangolare, con feritoie, restaurata nel 1929.

Negli ultimi anni il sito è stato oggetto di campagne di scavo e di una parziale ricostruzione, condotta dagli attuali proprietari.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Biacis, Pulfero

Stato di conservazione: ruderi

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Museo_Civico_Carrozze_Epoca_Codroipo

Museo Civico delle carrozze d’epoca

La collezione appartenuta ad Antonio Lauda (Foggia 1925-Codroipo 2000) ripercorre la storia del trasporto su strada fino all’avvento dell’auto, esponendo quasi tutte le tipologie di carrozze usate in Europa fra Ottocento e inizio Novecento: dallo Spider di campagna alle vetture di gala e passeggio, dai modelli Omnibus inglesi alla classica diligenza dell’Ottocento, vantando pezzi appartenuti ai Tomasi di Lampedusa e allo zar di Russia Pietro il Grande.

Il museo accoglie nelle sue gallerie 44 carrozze perfettamente funzionanti e restaurate con materiali originali d’epoca.

Il viaggio nella Belle Epoque prosegue con la collezione di giocattoli d’epoca provenienti da tutto il mondo, donata da Gabriella Cardazzo: bambole in porcellana, cartapesta e pezza, pupi siciliani, burattini, giocattoli in latta, cavalli in legno e una vasta sezione di costumi del folclore mondiale.

Al museo appartengono, inoltre, una collezione di paramenti sacri, lascito della famiglia Kechler-Ferrari, e la collezione d’arte contemporanea, dono dello scrittore Elio Bartolini, che conta oltre settanta opere fra dipinti, stampe e sculture dei maggiori artisti friulani, quali Renzo Tubaro, Nane Zavagno, Sergio Altieri, Tonino Cragnolini e Carlo Ciussi.

Durante il periodo esitivo il museo organizza le passeggiate in carrozza da San Martino a Villa Manin, il teatrino di burattini, concerti di musica classica e mostre tematiche.

 

Informazioni


Indirizzo: Via San Pietro 6, San Martino di Codroipo

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, laboratorio teatrale per scuole d’infanzia, fototeca; parzialmente accessibile ai disabili

Informazioni: www.comune.codroipo.ud.it – www.provincia.udine.it/musei

E-mail: museodellecarrozze@comune.codroipo.ud.it

Tel.: 0432 912493

Fax: 0432 913911

Orari di apertura: giovedì e venerdì 14.30-17.30; sabato 9.00-12.30; domenica 10.30-12.30 e 14.30-18.30; gruppi (minimo 15 persone) e scolaresche su prenotazione anche in altri giorni e orari

Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 2,00; gratis fino ai 18 anni con FVG Card; laboratorio didattico € 5,00 a persona

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Giardino_Pubblico_Gorizia

Giardino Pubblico Gorizia

Il giardino, collocato in contesto urbano e delimitato da strade pubbliche, si rivolge nella zona retrostante su un’ulteriore area verde che digrada verso il parco della Valletta.

Nel 1861 l’Amministrazione comunale acquisì il fondo dei baroni de Grazia a ridosso del Corno per realizzare il primo giardino pubblico cittadino. Il giardino fu completato due anni dopo secondo il progetto dell’ingegner de Brigida, dell’Ufficio tecnico municipale.

Negli ultimi decenni del XIX secolo si registrarono una serie di donazioni: la fontana con gruppo bronzeo neorinascimentale del feldmaresciallo Gyulay, una magnolia, alcuni esemplari di Chamaerops, cedri del Libano, Ailanthus e melograni.

Per l’acquisto delle piante il municipio si rivolse a diversi vivai locali e veneti, mentre gli arredi vennero acquistati a Vienna. Alcune foto d’inizio Novecento mostrano le aiuole recintate con fil di ferro in cui crescevano palme e agavi, alternate a pini e altre conifere e una bassa siepe lungo i viali perimetrali. La fontana donata da Gyulay, dopo esser stata spostata nel giardino del palazzo municipale nell’immediato secondo dopoguerra, è stata ricollocata nella posizione originaria nel 2001. Recentemente è stata restaurata anche la stazione per le rilevazioni meteorologiche risalente al 1895.

 

Informazioni


Indirizzo: Corso Giuseppe Verdi, Gorizia

Superficie totale: 1,20 ha

Impianto planimetrico: all’italiana (parte orientale) e all’inglese (parte occidentale)

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Gorizia

Peculiarità scenografiche e compositive: busto dello scrittore Pietro Zorutti, fontana con gruppo scultoreo

Specie botaniche di rilievo: catalpa, ginkgo biloba, ippocastano, magnolia, olea, olivo, pino domestico, pino nero austriaco, platano, tiglio nostrano

Orari di apertura: sempre aperto

Servizi: giochi multifunzionali in legno

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Ex_Chiesa_S_Michele_Affrescoteca

Ex Chiesa di San Michele Affrescoteca

L’ottocentesca Chiesa di San Michele, che si trova accanto a Porta Udine e che è stata ricostruita dopo il terremoto del 1976 a cura della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, ospita oggi l’Affrescoteca. L’esposizione raccoglie affreschi databili dal XIV al XVII secolo, tra cui il ciclo illustrante la Vita della Vergine, il Compianto di Cristo morto e una sinopia proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie e da San Giovanni in Brolo raffiguranti Santi e La cavalcata dei Re Magi, nonché una Madonna con Bambino, che ornava la facciata dell’Ospedale San Michele, tutte opere di anonimi pittori friulani, staccate e restaurate dopo il sisma.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Servizi: visite guidate; accessibile ai disabili

Indirizzo: Largo Porta Udine, Gemona del Friuli

Tel.: 0432 971399 (in orario di apertura del museo)

Informazioni: al Comune di Gemona del Friuli (Tel.: 0432 973258) o all’Ufficio Turistico di Gemona – IAT – (Tel.: 0432 981441; Fax: 0432 971090; E-mail: info@gemona.fvg.it)

Orari di apertura: da ottobre a maggio sabato e domenica 10.00-18.00 (in caso di maltempo l’Affrescoteca rimane chiusa per evitare danni agli affreschi causa l’eccessiva umidità); da giugno a settembre tutti i giorni; apertura anche in altri giorni e orari su richiesta all’Ufficio Turistico di Gemona

Ingresso: gratuito

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Cascata_Salino

Cascata di Salino

Vicino a Paularo, tra le località di Lambrusco e Salino, si trova la Cascata di Salino, straordinariamente elegante, il cui fascino è amplificato dalle rocce che la circondano, rosse, grigie, giallastre. La cascata termina con un salto spettacolare di quasi 30 metri.

 
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 

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Castello_Sacile

Castello di Sacile

Il Castel Vecchio di Sacile – edificato su un’isola affiorante dal Livenza, detta “le Contrade” – viene fatto risalire alla fine del X secolo. Il patriarca Gregorio a metà del Duecento spese ingenti somme per fortificare questo e molti altri castelli friulani danneggiati dagli assalti di Ezzelino da Romano.

A quel tempo oltre alle due rocche che fiancheggiavano il Livenza – il Castelvecchio ed il castello di Corte – erano presenti due porte d’accesso, orientate verso il Borgo Ricco, in direzione del Friuli, e verso al Tagliamento.

Nel 1347 il patriarca Bertrando fece costruire le mura che collegavano il castello al porto, altra isola fluviale e approdo per le barche mercantili. Nella seconda metà del Quattrocento venne costruita una doppia cinta muraria per unire il fortilizio alla terraferma, che si estendeva verso entrambi i borghi.

Dell’antico maniero restano oggi solo pochi ruderi; degli originari cinque torrioni ne sono rimasti tre: quello più antico, risalente al XII secolo, si trova dietro il Duomo di San Nicolò, ai margini della passerella sul Livenza che conduce a Campo Marzio; quelli di San Rocco e del Foro Boario furono eretti tra il 1470 ed il 1485 contro la minaccia turca. Insieme facevano parte di un complesso sistema difensivo raccordato da cunicoli sotterranei.

Dell’imponente torrione di San Rocco rimangono i resti in Largo Salvadorini dove è ancora visibile il Leone alato di San Marco a memoria del doge Giovanni Mocenigo che lo fece edificare. Nel Foro Boario si conservano in buono stato il torrione e parte delle mura difensive della città. Recenti interventi di riqualificazione dell’area hanno permesso la creazione di una passeggiata lungo il Livenza che costeggia la cinta muraria e il torrione fino al parco di Pra’ Castelvecchio.

 

Informazioni


Indirizzo: Sacile

Stato di conservazione: ruderi

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Parco_Castello_Duino

Parco del Castello di Duino

Il Castello di Duino è arroccato su un alto promontorio che, per il carattere scosceso del terreno, consentì di realizzare solo un piccolo giardino a piccole terrazze. La disposizione attuale risale alla fase ricostruttiva del XIX secolo, quando l’ultima erede dei Thurn-Hofer und Valassina, Theresa, volle abbellire il complesso con un giardino in stile mediterraneo secondo i crismi dell’eclettismo.

Nel 1875 la figlia Maria portò in dote il castello al principe Alexander von Thurn und Taxis, lontano discendente del ramo boemo della famiglia. Il Castello è tuttora di proprietà dei Della Torre e Tasso, che furono creati duchi di Duino da Vittorio Emanuele III di Savoia.

Attraversando il parco lungo i suoi romantici viali, costellati di statue e reperti archeologici, percorrendo le terrazze e gli spalti aperti sul mare si possono ammirare distese multicolori di fiori di ogni specie.

Al poeta Rainer Maria Rilke, che qui fu ospite, è intitolato il sentiero panoramico che percorre il costone roccioso tra Duino e la baia di Sistiana, affacciandosi sulla Riserva naturale delle Falesie.

Nel 2006 è stato riaperto al pubblico il bunker costruito durante la seconda guerra mondiale dalla Kriegsmarine tedesca, scavato nella roccia a picco sul mare, che è stato trasformato in un piccolo museo con cimeli d’epoca esposti nella sala di ben 400 metri quadrati situata a 18 metri di profondità.

 

Informazioni


Indirizzo: Duino Aurisina

Impianto planimetrico: informale

Condizione giuridica: proprietà privata

Specie botaniche di rilievo: leccio, tasso, ulivo, cipresso

Orari di apertura: in inverno nei weekend 9.30-16.00; da aprile a metà settembre 9.30-17.30; chiuso il martedì

Ingresso: intero 8 €; ridotto 3,50 €

Tel.: +39 040 208120 Fax: +39 040 208022

E-mail: visite@castellodiduino.it

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