Tra queste montagne non ci sono solo le impronte di soldati ed ufficiali: i sentieri, infatti, erano percorsi anche dalle donne, diventate eroine della storia, le cosiddette portatrici carniche.
Mettendo a rischio continuamente la propria vita, tenevano i collegamenti con le trincee in prima linea, portando di nascosto, nelle gerle, viveri e munizioni ai combattenti.
Informazioni
Traversata carnica
Dislivello in metri: 400
Tempi di percorrenza in ore: 5
INFO: Turismo FVG Arta Terme
Tel. +39 0433 929290
Email info.carnia@turismo.fvg.it
1 |
Partenza dalla malga Pramosio (mt. 1.521), raggiungibile dall’abitato di Timau lungo una strada sterrata percorribile in auto fino alla malga |
2 |
Seguite il segnavia Cai nr. 407 fino a raggiungere Sella Cercevesa (mt 1.850) |
3 |
Scendete fino ai ruderi della casera Cercevesa e al bivio successivo prendete il sentiero Cai che passa sul versante meridionale della Cuestalta |
4 |
Mantenete il sentiero nr. 448a seguendo attentamente le indicazioni fino a raggiungere la caratteristica spalla della Creta Rossa (mt. 1.750) |
5 |
Il sentiero scende poi a nord della cresta del Vallone di Pecol di Chiaula, dove è posto il rifugio Pietro Fabiani (mt. 1.539) |
6 |
Dal rifugio Fabiani scendete lungo il sentiero 454 sino alla strada asfaltata a casera Ramaz da cui si rientra a Paularo Se volete rientrare a Pramosio si segue il sentiero 407 in 4 ore |
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