Collezione_Etnografica_Ruttar

Collezione Etnografica Ruttar

La sede museale di Clodig di Grimacco è una preziosa raccolta di testimonianze materiali sugli usi e costumi della società rurale delle Valli del Natisone. Gli oggetti, emblematici della cultura contadina locale, sono stati raccolti da Mario Ruttar.

Il percorso comprende una vecchia cucina a legna, che rievoca i lavori di conduzione della casa e quelli invernali della cantina, dell’intaglio del legno, dell’intreccio del vimini, della preparazione dei cibi, del burro, del pane e della grappa. Sono esposti gli strumenti che documentano i lavori agricoli: attrezzi per lo sfalcio del fieno, la viticoltura, il taglio dei boschi e la falegnameria, ma anche attrezzi utilizzati nelle fucine e nelle cave di pietra o nelle miniere.

Non mancano fotografie, immagini sacre e votive, manufatti, armi da taglio, chiavi, lucchetti e arnesi da norcino, mole, bauli e valigie, testimoninze legate all’emigrazione, nonchè le maschere lignee ancora utilizzate durante il Carnevale.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Località Clodig 26, Grimacco (Udine)

Servizi: visita guidata, bed&breakfast

Informazioni: www.museoruttarmario.com; www.comune.grimacco.ud.it

Orari di apertura: tutto l’anno su prenotazioneper gruppi di almeno 10 persone

Ingresso: gratuito

Tel.: 0432 725003

E-mail: info@museoruttarmario.com

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Ex_Chiesa_S_Michele_Affrescoteca

Ex Chiesa di San Michele Affrescoteca

L’ottocentesca Chiesa di San Michele, che si trova accanto a Porta Udine e che è stata ricostruita dopo il terremoto del 1976 a cura della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, ospita oggi l’Affrescoteca. L’esposizione raccoglie affreschi databili dal XIV al XVII secolo, tra cui il ciclo illustrante la Vita della Vergine, il Compianto di Cristo morto e una sinopia proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie e da San Giovanni in Brolo raffiguranti Santi e La cavalcata dei Re Magi, nonché una Madonna con Bambino, che ornava la facciata dell’Ospedale San Michele, tutte opere di anonimi pittori friulani, staccate e restaurate dopo il sisma.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Servizi: visite guidate; accessibile ai disabili

Indirizzo: Largo Porta Udine, Gemona del Friuli

Tel.: 0432 971399 (in orario di apertura del museo)

Informazioni: al Comune di Gemona del Friuli (Tel.: 0432 973258) o all’Ufficio Turistico di Gemona – IAT – (Tel.: 0432 981441; Fax: 0432 971090; E-mail: info@gemona.fvg.it)

Orari di apertura: da ottobre a maggio sabato e domenica 10.00-18.00 (in caso di maltempo l’Affrescoteca rimane chiusa per evitare danni agli affreschi causa l’eccessiva umidità); da giugno a settembre tutti i giorni; apertura anche in altri giorni e orari su richiesta all’Ufficio Turistico di Gemona

Ingresso: gratuito

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Lido_di_Fido

Lido di Fido

La spiaggia principale di Grado ha dedicato un ampio spazio, ben 50 postazioni, ai cani che accompagnano i propri padroni in vacanza.

Il Lido di Fido si trova all’interno della spiaggia GIT all’ingresso 8, verso la spiaggia libera. Offre ogni confort per gli animali e i loro padroni, ombrelloni, lettini (anche per i cani), fontanella, ciotole, dog-toilet e, su richiesta, un veterinario.

Possono accedervi i cani con libretto sanitario aggiornato e museruola (da usare solo in caso di necessità), collare antipulci o analogo trattamento.

In mare c’è un’apposita zona sicura delimitata, dove i cani al guinzaglio possono bagnarsi controllati dai proprietari. Un’ampia zona alberata, adibita anche a parcheggio, permette di riposare all’ombra.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


tel. 0431-899302-8

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Museo_Mineralogia_Petrografia_Trieste

Museo di Mineralogia e Petrografia

Il museo del Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Trieste (Palazzina O del Comprensorio di San Giovanni), espone circa millecinquecento campioni di minerali, pietre preziose, geminati, forme cristalline e silicati. Si possono ammirare anche noduli di mantello e megacristalli di alta pressione, nonché alcuni minerali tipici delle Tre Venezie. Oltre alle sale espositive e didattiche ci sono due laboratori per la catalogazione e lo studio di minerali e rocce.

I percorsi didattici sviluppano il tema delle rocce magmatiche sedimentarie e metamorfiche e l’esame dei minerali al microscopio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Comprensorio di San Giovanni, Palazzina O, Via E. Weiss 6, Trieste

Servizi: visite guidate, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Informazioni: www.geoscienze.units.it/sedi-museali/museo-mineralogia

Orario di apertura: su richiesta previo appuntamento

Ingresso: gratuito

Tel.: 040 5582264 (Segreteria presso la Palazzina C)

Fax: 040 5582156

E-mail: princiva@units.it

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Gradisca

Gradisca d’Isonzo

Gradisca – il nome, derivato dalla parola di origine slava “gradisce”, significa appunto luogo fortificato – fu eretta dalla Repubblica della Serenissima come baluardo contro l’Oriente turco e progettata come un borgo fortificato in forma di poligono, entro una poderosa cinta di mura turrite, dove le vie, perfettamente disegnate, ritagliano una geometria urbana compatta.

Del più antico periodo veneziano restano la Casa dei Provveditori veneti, ora sede dell’Enoteca Regionale, e il Palazzo Coassini del tardo Quattrocento.

Nel 1511 Gradisca divenne parte dei domini ereditari degli Asburgo con Massimiliano I. La fortezza resistette per due anni agli assedi dei Veneziani nelle cosiddette Guerre gradiscane del 1615 e, quindi, fra la seconda metà del Seicento e il primo quarto del secolo successivo fu amministrata dai Principi di Eggenberg, prima di essere riunita alla Contea di Gorizia.

In questa fase Gradisca conosce un notevole sviluppo economico, demografico ed urbanistico: da cittadella fortificata, diviene progressivamente un signorile borgo residenziale; a quest’epoca risalgono, infatti, i palazzi nobiliari del centro storico: Palazzo Strassoldo, Casa de´ Portis, Casa de´ Salamanca, Casa Wassermann, nonchè Palazzo de´ Comelli-Stuckenfeld, cui si aggiunsero Casa de´ Brumatti, Casa Spangher e Casa Ciotti, di ispirazione tardomanierista e veneziana barocca.

Alla fine del Seicento risalgono due edifici pubblici: la Loggia dei mercanti e il Palazzo del Monte di Pietà, con la nicchia coperta da un baldacchino che accoglie una Pietà barocca. All’inizio del Settecento fu edificato Palazzo Torriani, splendida villa suburbana d´ispirazione palladiana, ora sede del Municipio, della Galleria di Arte Contemporanea Spazzapan e del Civico Museo di storia documentaria della città, dove sono, tra l’altro, conservati i lacerti di affresco provenienti dal Duomo, come la Gloria di angeli, attribuita a Giulio Quaglio.

Nel 1863, abbattendo parte delle mura, fu realizzato il parco detto “Spianata”, coronato dalla prospettiva dei caffè di tradizione asburgica. Sei sono i torrioni che si incontrano lungo il percorso delle mura della fortezza – per la cui edificazione fu interpellato nel 1500 dal Senato veneto anche Leonardo da Vinci – intervallate dalla Porta Nuova e dalla Porta del Soccorso, che racchiudono il Castello e il Palazzo del Capitano.

Ogni anno a novembre si tiene il Chocofest, manifestazione dedicata a cioccolato, tè, caffè e spezie.

Il territorio circostante è, inoltre, rinomato per la produzione di vini come Cabernet, Merlot, Refosco e Pinot.

 

Informazioni


Informazioni:

Comune di Gradisca d’Isonzo, Via M. Ciotti 49 – www.comune.gradisca-d-isonzo.go.it – Tel.: +39 0481 967911; Fax: +39 0481 960622; e-mail: comune.gradiscadisonzo@certgov.fvg.it
Pro Loco Gradisca, Via Ciotti 49 – www.prolocogradisca.it – Tel.: +39 0481 960624; Fax: +39 0481 954896; e-mail: info@prolocogradisca.it

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Loggia_Comunale_Pordenone

Loggia Comunale di Pordenone

La Loggia comunale, simbolo del centro storico di Pordenone, si trova alla fine dell’elegante Corso Vittorio Emanuele, sulla parte più alta del promontorio che si affaccia sul fiume Noncello. Il bell’edificio, in stile gotico, fu costruito tra il 1291 e il 1395, completamente in laterizio; parte del pianoterra si apre su un portico loggiato ad ampi archi ogivali. La Loggia ha un avancorpo a torre, sulla cui parte superiore fu costruito un grande orologio astronomico-lunare dai fratelli Rainieri di Reggio; in cima alla torre sono poste due statue che battono le ore, dette i “mori”, che in realtà sono due paggi che reggono lo scudo con lo stemma cittadino e i simboli della casa d’Austria.

Attualmente le statue in pietra originali sono nel Museo d’arte cittadino, mentre sulla torre comunale sono state poste due copie. Sulla facciata del primo piano del palazzo, interamente occupato dalla sala del Consiglio comunale, si aprono due finestre trilobate tripartite. Nel XVI secolo furono aggiunti al palazzo dal maestro Iacopo da Gemona due eleganti pinnacoli a baldacchino. Nel 1928 ci fu un ampliamento sul retro dell’edificio ad opera dell’architetto Cesare Scoccimarro; a fine anni Sessanta fu aggiunto un ulteriore edificio su disegno dell’architetto Ignazio Gardella.

 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA
Cimitero_Guerra_austroungarico_Fogliano

Cimitero di guerra austro-ungarico Fogliano Redipuglia

Il cimitero è stato costruito in onore dei quasi quindicimila austro-ungarici caduti nelle zone limitrofe durante la prima guerra mondiale e qui tumulati all’ombra di due file di cipressi e nelle tombe comuni che accolgono i resti dei caduti ignoti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Statale 305, Fogliano Redipuglia

 

Orari di apertura: dalle 9.00 al tramonto

 

Informazioni: Ufficio di informazione e accoglienza turistica di Fogliano Redipuglia, via III Armata 54; Tel.: +39 0481 489139; e-mail: plfogliano@tiscali.it

 

Visite: visite guidate a cura dell’Ufficio turistico di Fogliano di Redipuglia

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