Centro_Visite_Geoparco_Carnia

Centro Visite Geoparco della Carnia

Il centro, situato nei pressi dei laghetti di Timau, illustra le peculiarità geo-paleontologiche delle Alpi Carniche: i Geositi della Carnia, le specificità idrogeologiche della Valle del Bût e del Monte Cogliàns (una scogliera corallina risalente al Devoniano), i maestosi massicci calcarei della Creta della Chianevate, Chialderate e Monumenz, modellati dall’erosione dei ghiacciai quaternari e dai fenomeni carsici.

Una sezione è dedicata alle grotte di origine carsica che costellano i massicci calcarei nell’alta Val del Bût (che sono state utilizzate nel primo conflitto mondiale a scopo bellico) e alle cavità artificiali legate allo sfruttamento minerario e alle cave di “Grigio carnico” ancora attive.

I pannelli espositivi sono accompagnati, oltre che dalle suggestive immagini di paesaggi alpini, anche da uno spazio multimediale e interattivo con modelli in 3D di sezioni geologiche e aree per la didattica e la divulgazione scientifica. Il centro è, inoltre, un utile punto informativo per chi vuole esplorare il territorio con escursioni in quota.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: laghetti di Timau, Paluzza

Servizi: aree didattiche e multimediali; apparati informativi in inglese e tedesco; accessibile ai disabili

Orari di apertura: dal 18 luglio al 7 settembre da lunedì a giovedì 16.00-18.00;

venerdì, sabato e domenica 10.00-12.30 e 16.00-18.00; dall’8 al 30 settembre la

domenica 10.00-12.30 e 16.00-18.00; aperture straordinarie su prenotazione

Informazioni: contattare gli uffici CarniaMusei. Comunità Montana della Carnia,

Via Carnia Libera 1944 29, Tolmezzo – Tel. 0433 487779; www.carniamusei.org;

E-mail: carnia.musei@cmcarnia.regione.fvg.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Lago di Redona

Il lago artificiale di Redona, detto anche “Lago dei Tramonti“, fu costruito nel 1951 sbarrando il fiume Meduna, presso la stretta del monte Racli, per produrre energia elettrica ed alimentare i sistemi d’irrigazione della pianura. La sua costruzione però ha comportato la distruzione di tre borgate che sono state sommerse, Flors, Movàda e Redòna: nei periodi di secca, i resti delle case e degli edifici emergono dalle acque come scheletri.

Lungo circa 5 km, si trova in Val Tramontina, circondato dalle montagne, fra i Comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, vicino a Meduno (Pordenone).

Il lago è inserito in un ambiente naturale affascinante, percorso da sentieri panoramici, ed è possibile praticare la pesca: la fauna ittica è rappresentata da trote iridee, fario, barbi e cavedani.
 
 
 
 
 
 
 
 

    Laghi della Val Tramontina ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Parco di Fraforeano

Il complesso della Villa de Asarta Kechler sorge a nord di Latisana nell’ampia piana alluvionale segnata dal corso del fiume Tagliamento.

Il feudo di Fraforeano, documentato sin dal 1275 in mano ai conti di Varmo, dal 1498 al 1656 fu dei Barbarigo e quindi dei Molin e Correr, famiglie illustri del patriziato veneziano. Nel 1756 la villa-azienda fu acquistata dai Crotta e nel 1838 dai Gaspari. L’ideazione del parco è da attribuirsi ad Andrea Scala e non, come si riteneva un tempo, a Giuseppe Jappelli, datandolo così intorno alla metà dell’Ottocento.

Nel 1876, villa e tenuta agricola furono rilevate da imprenditori lombardi e, nel 1883, passarono ai de Asarta Kechler, che ancora ne detengono la proprietà.

Il Parco si sviluppa secondo l’andamento sinuoso dei vialetti principali raccordati ortogonalmente dai sentieri secondari ed è arricchito dalla presenza di alberi secolari, un laghetto e una grotta.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Corso San Valentino 9, Fraforeano (Ronchis)

Superficie totale: 3,00 ha

Impianto planimetrico: all’inglese con schema asimmetrico

Condizione giuridica: proprietà privata

Peculiarità scenografiche e compositive: collinetta, corte d’onore, grotta e ghiacciaia

Specie botaniche di rilievo: cipresso di Lawson, faggio rosso, faggio tricolor, sequoia, sequoia della California, tasso, Thuja plicata, Torreya nucifera

Informazioni: Villa de Asarta Kechler, Corso San Valentino – 33050 Fraforeano di Ronchis (UD)

Tel.: +39 347 3214358

info@parcodifraforeano.it

www.parcodifraforeano.it

Come Arrivare: a 4 km dall’uscita Latisana-Lignano dell’autostrada A4 Venezia-Trieste.

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Bike Funk Park

In estate Piancavallo saluta la neve e si trasforma!
Le sue piste diventano percorsi per la mountain bike dando vita al “Bike Funk Park“, il bike in cui gli appassionati del freeride, del downhill e dello slopestyle possono trovare un’area interamente attrezzata e dedicata a loro con percorsi che si snodano su tratti di pista e fuori pista.

Downhill e freeride per provare emozioni uniche!
L’offerta downhill presenta 3 percorsi che si sviluppano lungo le piste Salomon e variante Salomon con un percorso per esperti (lunghezza mt 2000 con 350 metri di dislivello) ed uno per il livello medio con tre varianti (lunghezza mt 2200 con 350 metri di dislivello).

Viene inoltre proposto per il freeride un percorso (mt 2000 con 350 mt di dislivello) che si sviluppa affianco della pista Tublat. Il trasporto di riders e bike, viene garantito dall’apertura della seggiovia Tremol 1.
I percorsi di downhill presentano strutture fisse come passerelle, paraboliche, kicker, salti di facile/media difficoltà, drop e passaggi tecnici naturali ricavati seguendo il profilo del terreno.
I percorsi sono messi tutti in sicurezza e si dividono in facile, media e alta difficoltà .

Dirt
Nell’area Caprioli, tradizionale sede invernale del Funk Park riservato alle evoluzioni di chi pratica lo snowboard ed il freestyle, è predisposta un’area per le evoluzioni degli appassionati della nuova disciplina del “Dirt”.
Castello di tre drop per principianti ed esperti da uno-due-tre metri, un salto piccolo da un metro con atterraggio step down e gap di 2/3 metri, un salto medio con atterraggio step down e gap da 4/5 metri, un salto grande per esperti con atterraggio step down e gap di 8 metri ed un easy drop di mezzo metro a filo terreno per chi inizia ad eseguire i primi salti.
Nuova struttura chiamata Funk Banana composta da un salto di 1,5 metri con atterraggio step down su passerella concava con uscita in drop di 1 metro e gap di 2 metri, ai quali si aggiunge anche la possibilità di effettuare salti ed evoluzioni in piena sicurezza grazie alla presenza di un grande materasso ad aria (big air bag: 15mt x 9mt), con la possibilità di ritornare facilmente in partenza grazie ad un moderno nastro trasportatore.

Informazioni


Orari
Feriali: dalle 9.30 alle 17.00
Sabato, domenica e settimana di Ferragosto: dalle 9.00 alle 17.30

Informazioni:
Bike Funk Park
Tel. +39 0434 655258
Fax +39 0434 655126
piancavallo@promotur.org

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Palazzo_del_Governo_Trieste

Palazzo del Governo

Il palazzo, già sede della Luogotenenza austriaca e oggi della Prefettura, fu progettato dall’architetto viennese Emil Artman tra il 1901 e il 1905 fondendo gusto neorinascimentale e art nouveau. Il monumentale doppio loggiato in pietra bianca è stretto tra due ali rivestite da mosaici dorati in vetro di Murano del viennese Giuseppe Straka con teste allegoriche, festoni e medaglioni con la croce dei Savoia, che sostituirono gli originali con le aquile imperiali.

Nei primi anni Sessanta l’arredamento degli interni fu curato dagli architetti Umberto Nordio e Aldo Cervi. Lungo lo scalone d’onore, nei mezzanini, nicchie decorative ospitano vasi in porcellana con lampadari che imitano mazzi floreali. Al secondo piano, si trovano i saloni di rappresentanza con pavimenti in legno di rovere, decorazioni a motivi floreali in stucco, lampadari in cristallo e grandi specchi entro cornici dorate e il dipinto di Cesare Sofianopulo che rappresenta san Giusto, patrono della città.

Nel salone rosso vi sono alcuni vasi con scenette galanti di ispirazione rococò e dipinti. Nella grande sala da ballo, paraste dal capitello corinzio supportano la galleria dei musicisti, decorata da elementi geometrici in stile secessionista. Nella sala da pranzo una serie di dipinti sopraporta monocromi rappresentano luoghi ed edifici di Trieste ai primi del Novecento. Nel cosiddetto Appartamento del Presidente si conservano opere di Natale Schiavoni, Giovanni Zangrando e Carlo Sbisà.

 

Informazioni


Dove: Piazza dell’Unità d’Italia, Trieste

Visite: la visita all’interno è consentita solo in particolari occasioni

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Castello di Zegliacco

Il castello sorse probabilmente sulle fondamenta di una vedetta posta a guardia della Via Augusta. Nel 1309 fu incendiato dal Patriarca per il tradimento dei Signori di Zegliacco che si erano alleati con i conti di Gorizia. Estintosi nel 1477 il casato, il feudo venne acquistato da Nicolò Savorgnan che successivamente lo rivendette ai Cossio – già signori di Codroipo e Stella – alla cui famiglia rimase nei secoli successivi.

Il complesso castellano nel tempo ha subito numerosi rifacimenti e ristrutturazioni ed è stato convertito in residenza di campagna. Nella torre portaia, risalente al XVII secolo, rimangono le tracce di un muro contraffortato della torre medioevale e, accanto, i residui del fossato. Alla fine del Novecento è stato acquistato e restaurato da privati.

 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Zegliacco, Treppo Grande

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Civico Museo Sartorio

L’elegante villa borghese dell’Ottocento, diventata casa-museo nel 1947 grazie al lascito testamentario di Anna Segrè Sartorio, è stata riaperta al pubblico nel 2006 dopo il restauro finanziato dal Comune di Trieste e dalla famiglia Costantinides.

La villa settecentesca di gusto veneto fu ampliata nell’Ottocento dall’architetto Nicolò Pertsch. I Sartorio, mercanti di origine sanremese, avviarono una fiorente attività commerciale a Trieste e fecero della villa una raffinata residenza.

Nel 1838 vennero rifatte le facciate secondo il gusto neoclassico e vennero aggiunte la biblioteca (che raccoglie 6.000 volumi), la sala neogotica, una sala voltata e una piccola cappella; l’anno seguente i Sartorio fecero progettare all’architetto Francesco Scalmanini l’ingresso principale.

All’interno della villa convivono gli arredi originali in stile Impero, Biedermeier, neogotico e neorococò e si conservano preziose ceramiche tra cui il servizio di porcellana di Meissen donata da Federico Augusto II di Sassonia a Giovanni Guglielmo Sartorio.

Ricchissime anche le collezioni d’arte con opere di Alessandro Magnasco, Michele Marieschi e Giuseppe Bernardino Bison; la raccolta Rusconi-Opuich, che comprende circa 2.500 manufatti che spaziano dall’arte antica a quella novecentesca, la collezione di disegni del Tiepolo (254 disegni raccolti da Giuseppe Sartorio) e il trecentesco Trittico di santa Chiara.

Nei sotterranei sono esposti le collezioni di arte applicata, gioielli e i resti di una domus romana del I sec. d.C. emersi durante i lavori di restauro.

La quadreria, collocata nei locali delle antiche scuderie, comprende oltre mille dipinti delle collezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte.

Il deposito delle carrozze è stato adibito a Gipsoteca e Gliptoteca, con circa seicento sculture del XIX e XX secolo, tra cui quattro calchi in gesso di opere di Antonio Canova realizzate dell’artista stesso e opere di scultori triestini come Giovanni Depaul, Giuseppe Capolino, Giovanni Mayer, Gianni Marin, Antonio Camaur fino a Marcello Mascherini, Ugo Carà e Nino Spagnoli.

 

 

Informazioni


Indirizzo: Largo Papa Giovanni XXIII 1, Trieste

Servizi: visite guidate, bookshop, archivio documentale, biblioteca; accessibile ai disabili; Trieste City Pod

Informazioni: museosartoriotrieste.it; www.triestecultura.it; E-mail: cmsa@comune.trieste.it

Orari di apertura: da martedì a sabato 13.30-17.30; domenica 10.00-17.00;

chiuso il lunedì

Visite: prenotazioni presso il Servizio Didattico – Tel.: 040 6754480; Fax: 040 6754727; E-mail: serviziodidattico@comune.trieste.it; www.serviziodidattico.it

Ingresso: intero € 6,00;ridotto € 4,00 fino ai 5 anni; gratis con FVG Card

Come arrivare: in autobus con la linea 30

Tel.: 040 301479

Fax: 040 6754065

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