Borgo_Novacco

Borgo Novacco

Il borgo rurale, immerso nella campagna e circondato da rogge e polle, è nato attorno all’antico mulino e alla quattrocentesca Casa Murer, dove abitava il mugnaio. La casa tardomedievale è caratterizzata da un portico rustico ad archi e muro scarpato, incorniciato dai mattoni “a dente di sega” sotto la linea di gronda. Il mulino in pietra sorge presso la roggia Barisada che lo alimenta ed è ricordato fin dal XII secolo. Due colonne romane erano state poste a sorreggere il vecchio porticato. Era il più grande opificio della zona e vi si lavoravano anche il lino e la canapa. Qui abitò il pittore Arturo Colavini (1862-1938) che lasciò diverse vedute del borgo natio e del mulino.

Oggi il mulino conserva ancora la macina in pietra e gli strumenti della pilatura e, dopo il restauro, è stato gestito dalla cooperativa sociale La Cisile che produce prodotti biologici e lo utilizza come fattoria didattica.

A Sud del borgo, nelle vicinanze di Perteole, sorge l’antico mulino Tininin situato sulla roggia Brischis; sulla roggia Lavador, ci sono il mulino Sardon (Braidis) e il mulino Miceu, citato nel 1300 come Mulino del Volto. Nei pressi sono state ritrovate tracce di un abitato romano, documentate da embrici, tegoloni con bolli di fabbrica e tessere musive. Anche nelle vicinanze del ponte sulla roggia Barisada, che nasce presso Joannis per gettarsi poi nel fiume Aussa, sono apparsi i resti di un ponte antico.

 

Informazioni


Dove: Località Novacco, Aiello del Friuli, provincia di Udine

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Castello_Colloredo_Monte_Albano

Castello di Colloredo di Monte Albano

Nel 1302 il barone Guglielmo di Waldsee, visconte di Mels, otteneva dal Patriarca la licenza di costruire una nuova dimora fortificata non distante dal castello di famiglia che sorgeva a Mels (i suoi discendenti assunsero in seguito il nome di Colloredo Mels Waldsee).

Il castello fu invaso nel 1315 dal conte di Gorizia, nel 1420 cadde nelle mani dei veneziani e nel 1511 subì il sacco del Giovedì grasso e il sisma che seguì lo stesso anno. Costruito in origine per necessità difensive, nel corso dei secoli cambiò lentamente le proprie funzioni divenendo sempre più spiccatamente residenziale.

Il mastio – un complesso di edifici disposti ad anello intorno al cortile – è situato nella parte più alta del colle, affiancato da due ali, la torre occidentale, il corpo di guardia, la torre porta con l’orologio e la trecentesca Casa Rossa. Tutti gli edifici erano racchiusi da cinte murarie in pietra e mattoni di notevole spessore.

Le volte di una saletta nella torre di ponente furono decorate da Giovanni da Udine con stucchi e scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio. Al Seicento risale invece la cappella dedicata a San Carlo Borromeo.

Qui vissero il poeta secentesco Ermes da Colloredo, Ippolito Nievo – che qui scrisse le Confessioni di un italiano – l’autore e viaggiatore Stanislao Nievo.

Del complesso, che necessiterebbe di una radicale ricostruzione dopo gli ingenti danni subiti nel terremoto del 1976, sono ora visibili la torre con l’orologio e l’ala ovest – restaurate – dove ha sede la Comunità Collinare del Friuli.

Informazioni


 

Indirizzo: Piazza Castello 1, Colloredo di Monte Albano

Visite: solo esterni

Informazioni: www.tourism.friulicollinare.it oppure presso il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli venezia giulia – Tel.: 0432 288588; Fax: 0432 229790; E-mail: info@consorziocastelli.it ; www.consorziocastelli.it

Come arrivare: si può raggiungere in bicicletta attraverso i percorsi sterrati delle Ippovie, che collegano Udine a Buja (per informazioni www.vallecormor.com)

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Banco_dOrio_di_Grado

Banco d’Orio di Grado

La spiaggia del Banco d’Orio si trova su una lunga isola, a Ovest di Grado, che divide la laguna dal mare. Il Banco d’Orio si può raggiungere solo via mare, anche con una motonave che parte dal porto di Grado, per cui la spiaggia è molto tranquilla e poco affollata. Si tratta di una lunga e ampia striscia di soffice sabbia dorata, dal fascino selvaggio, libera, immersa in una natura incontaminata, dove nidificano molte specie di uccelli. Il mare sul lato Sud è molto bello, azzurro, trasparente, con fondali sabbiosi e digradanti, mentre a Nord prevale il fondale melmoso lagunare.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Doggy_Beach

Doggy Beach

La “Doggy Beach“, stabilimento balneare per i cani e i loro accompagnatori, si trova a Lignano Sabbiadoro, vicino all’Ufficio 1. Con un’estensione di circa 2.300 mq, offre un’infinità di servizi: spogliatoi, toilette, spazio toelettatura self service, docce (anche per i cani), lettini, ombrelloni e brandine per i cani (nelle postazioni Dog-Vip c’è anche un recinto dove il cane può stare senza guinzaglio).

La spiaggia è dotata di una piccola piscina per i cuccioli, e il tratto di mare antistante è delimitato per la sicurezza degli animali. Sulla spiaggia trova posto pure un campo di agility-dog dove i cagnolini potranno scorrazzare liberi. La “Doggy Beach” offre inoltre un servizio veterinario e un istruttore cinofilo specializzato. Lo stabilimento, realizzato secondo la normativa contro le barriere architettoniche, è dotato anche di un chiosco bar e di un corner-shop dedicato ai cani.

 

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Aerobase di Rivolto – Frecce Tricolori

L’Areobase di Rivolto è il centro logistico e il punto di partenza delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Qui sarà possibile vedere i dieci piloti delle Frecce Tricolori solcare il cielo durante i voli di addestramento anche al di fuori delle date programmate nel calendario ufficiale delle manifestazioni. Inoltre è possibile effettuare un tour guidato all’interno della base aeronautica per scoprire i segreti dei velivoli in dotazione ai piloti (Aermacchi MB339), del casco e della Tuta anti G, nonchè assistere alla proiezione di filmati delle straordinarie evoluzioni di volo acrobatico.

Le visite organizzate dall’Agenzia TurismoFVG hanno un costo di 10 euro e devono essere prenotate con almeno dieci giorni di anticipo. Le prenotazioni possono essere effettuare tramite il portale del turismo del Friuli Venezia Giulia.

Durante la visita, della durata di circa 3 ore, sarà possibile assistere ai voli di addestramento.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Udine 56, Rivolto

Informazioni: www.aeronautica.difesa.it/Pan

Skype: Frecce_Tricolori – Rivolto

Twitter: Freccetricolori

Come arrivare: Strada Statale 13 km 110

Visite: è possibile visitare l’aeroporto delle Frecce Tricolori con gruppi organizzati previo contatto con la Sezione Pubbliche Relazioni oppure tramite l’Agenzia Turismo FVG. Durante le visite, del costo di € 10,00 a persona, è possibile assistere ai voli di addestramento

Calendario delle date di apertura 2015

Ufficio Pubbliche relazioni – Tel.:0432 902166; Fax: 0432 902178; E-mail: pan@aeronautica.difesa.it

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Chiesa del Cristo Re

La storia di questa chiesa è particolare: fu costruita in parte con il denaro – un milione di lire consegnato al parroco dall’ufficiale tedesco – lasciato dalle truppe tedesche e cosacche in ritirata nel maggio 1945. Con grandi sacrifici poi la popolazione raccolse il denaro necessario per completare l’opera, ma ci vollero ben 18 anni. La chiesa fu consacrata nel 1964 e sostituì la troppo piccola chiesetta di Santa Geltrude. La chiesa del Cristo Re fu voluta dalla popolazione di Timau quale monito e ricordo delle immani sofferenze patite da tutti i popoli in tutte le guerre.

La grandiosa chiesa del Cristo Re è a tre navate e la sua facciata è decorata con un grande mosaico di Ernesto Mitri. Nel 1975 la chiesa ha ricevuto in dono un crocefisso in legno alto 12 metri e pesante 30 quintali, opera di maestri scultori gardenesi. Si tratta di uno dei più imponenti crocifissi lignei d’Europa, ed è diventato meta di frequenti pellegrinaggi.

 
 
 
 
 

Informazioni


Chiesa del Cristo Re

Via San Pio X 4

Fraz. Timau, Paluzza (UD)

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Parco_Municipio_Gorizia

Parco del Municipio

Il palazzo cittadino di Cristiano d’Attems Santacroce fu costruito nel 1740, su progetto attribuito a Nicolò Pacassi, che forse disegnò anche l’impianto del giardino, composto di una corte ornata da una vasta aiuola circolare, di un adiacente giardino all’italiana e di boschetti lungo i margini. La proprietà, pervenne prima in mano ai conti Thun nel 1796 e poi, nel 1820, in quelle dell’imprenditore tedesco Gian Cristoforo Ritter – proprietario dell’attigua raffineria di zuccheri – che, tra il 1826 e il 1829, ristrutturò l’edificio secondo linee di gusto neoclassico; anche il giardino fu riformato in stile inglese, mantenendo tuttavia l’assialità tra il palazzo e il tempietto.

Nella seconda metà del XIX secolo il giardino era tra i più rinomati della città per le sue piante: camelie, rose, sempreverdi, una sequoia e un’aranciera.

L’intera proprietà fu ceduta al Comune di Gorizia nel 1907 che ne fece la sede municipale.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza del Municipio 1, Gorizia

Superficie totale: 0,96 ha

Impianto planimetrico: sterrato con aiuola circolare, a schema irregolare (corte), naturalistico-informale (giardino)

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Gorizia

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuole, fontana, statue, tempietto monoptero, vialetti

Specie botaniche di rilievo: bagolaro, bosso, platano, tiglio

Orari di apertura: sempre aperto

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