Nordic-Life-Park

Nordic Life Park

Il Nordic Life Park di Andreis è il primo parco vita del Nordic Wallking della Provincia di Pordenone. I suoi percorsi sono stati studiati e sviluppati per la pratica della “camminata nordica”.

i sentieri si snodano attorno all’abitato di Andreis. Ognuno dei percorsi è stato individuato tenendo conto delle specificità tecniche, dettate dalla Federazione Internazionale di Nordic Walking, e dalle peculiarità storico ambientali presenti sul territorio.

Gli 8 percorsi sono caratterizzati da una specifica segnaletica, che oltre a guidare il walker lungo i tracciati fornisce anche informazioni di carattere turistico e storico.

 

PERCORSO N° 1: San Daniele del Friuli
Percorso facile, panoramico, etnografico, adatto a tutti. Possibilità di Kneipp, pozze alpine. In località Sott’Anzas con una piccola deviazione è possibile raggiungere il suggestivo torrente Susaibes. Dirimpetto al sentiero: le voliere degli uccelli rapaci.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 4150 m
dislivello: 175 m
consumo calorico: 225 kcal
livello di difficoltà: facile
fondo presenta una superficie di tipo misto: sterrato, prato, asfalto, scalini

PERCORSO N° 2: Scout Basso
Percorso facile, esplorativo, adatto a tutti. Fare attenzione appena dopo il primo ponticello, si consiglia di tenere sollevati i bastoncini nel scendere per circa 20 metri. Bello il boschetto nei pressi della frazione di Bosplans.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 540 m
percorrenza: 5300 m
dislivello: 140 m
consumo calorico: 250 kcal
livello di difficoltà: facile
fondo presenta una superficie di tipo misto: sterrato, flysch, asfalto e ponticelli

PERCORSO N° 3: Selves
Percorso di tipo esplorativo di media difficoltà, etnografico e naturalistico. Si raggiunge la piccola frazione di Alcheda da dove si apre il panorama sulla catena montuosa del Prescudin. Le caratteristiche fontane alpine ci ristorano prima di affrontare in discesa lo storico sentiero dei due mulini (doi mulins).

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 3200 m
dislivello: 200 m
consumo calorico: 175 kcal
livello di difficoltà: medio
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch e prato

PERCORSO N° 4: Scout alto
Percorso di tipo esplorativo per allenati, molto panoramico, intenso e gradevole. A circa metà percorso si affronta una decisa salita e dopo la caratteristica cascata panoramica si procede con precauzione in discesa fino al ponticello in legno. Ottimo belvedere su Andreis e la faglia periadriatica.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 540 m
percorrenza: 4350 m
dislivello: 140 m
consumo calorico: 240 kcal
livello di difficoltà: medio
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch, stream crossing, ponticello

PERCORSO N° 5: La Botte
Percorso breve, caratterizzato da un ambiente molto dinamico e pittoresco. Il fondo abbastanza accidentato e qualche brusca salita lo rendono adatto ad un’utenza con esperienza. La caratteristica botte alla sorgente e il vicino torrente Ledron, impreziosiscono questo itinerario pensato soprattutto come
collegamento con la parte ovest del Parco Nordic.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 520 m
percorrenza: 3600 m
dislivello: 120 m
consumo calorico: 175 kcal
livello di difficoltà: difficile
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, scalini, sterrato, ciottolato

PERCORSO N° 6: L’eremo
Percorso di tipo esplorativo e naturalistico adatto a walkers allenati, concreta e costante la salita dei due mulini. La piccola chiesetta di Alcheda indica la via; bello il balcone sul torrente Ledron dove una piccola forra richiede attenzione e poi giù si torna ad Andreis.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 575 m
percorrenza: 3850 m
dislivello: 175 m
consumo calorico: 215 kcal
livello di difficoltà: difficile
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, flysch e sterrato

PERCORSO N° 7: Prapiero
Piccolo anello, risulta un diversivo rispetto a Selves che lo domina. Adatto ai principianti, a coloro per i quali ogni passo conta. Raggiunge la piccola località di Prapiero e li ne carpisce il silenzioso vivere tra ruralità evidenti.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 450 m
percorrenza: 2420 m
dislivello: 50 m
consumo calorico: 135 kcal
livello di difficoltà: per tutti
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto e flysch

PERCORSO N° 8: Prades
Percorso adatto ai principianti, mai faticoso. Chiude il perimetro del parco, esaltando la posizione
baricentrica dell’abitato di Andreis. Dal torrente Alba, per vecchia carrareccia, ci si inoltra nel verde rustico e selvatico dove piacevole rimane tutto il tempo a disposizione.

Informazioni tecniche del percorso
partenza: 400 m
elevazione max: 455 m
percorrenza: 2700 m
dislivello: 55 m
consumo calorico: 154 kcal
livello di difficoltà: per tutti
fondo presenta una superficie di tipo misto: asfalto, stream crossing, flysch e sterrato, Kneipp torrente Alba

Informazioni


Per maggiori informazioni:
Istruttori della zona certificati e qualificati ANWI-INWA.
Giovanni Bertagno +39 335 5269762
Franco Polo +39 334 8149598

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Cascate_Butines

Cascate Butines

Il torrente Pontaiba in Val di Cosa ha scavato nella roccia una serie di gole e salti d’acqua immersi in un paesaggio incontaminato. Le tre cascate dette “Butines” scorrono su lastre di roccia verticali. Il torrente Pontaiba è anche adatto al canyoning.

Le cascate Butines si trovano presso Manazzons di Pinzano al Tagliamento (PN), facilmente accessibili: una strada che corre parallela al torrente porta nella parte alta a una vista particolarmente spettacolare sulle tre cascate.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Lago_Minisini

Lago Minisini

Questo piccolo specchio d’acqua a forma di mezzaluna si trova a Nord di Gemona. Si tratta di un lago di origine glaciale alimentato da una serie di sorgenti lungo le rive settentrionali e orientali. Questo lago si sta lentamente interrando a causa dei sedimenti trasportati dal Rio del Giago e per il deflusso delle acque attraverso un condotto carsico che collega il lago con una roggia del XII secolo che scorre nei pressi di Ospedaletto. Anche le piane di Lunghinâl e Broili ospitavano antiche conche lacustri, oggi completamente riempite da sedimenti. L’ambiente palustre del lago è un naturale rifugio per numerose specie di anfibi, libellule e ninfee.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Dove: Località Ospedaletto, Gemona del Friuli

Come arrivare: a partire dalle scuole elementari di Ospedaletto percorrendo la carrareccia che conduce al Colle di Sant’Agnese

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Castello di Manzano

Il castello, posto su una collina lungo il corso del Natisone, era feudo dei Signori di Manzano – che possedevano anche il maniero di Fagagna – almeno fin dal XIII secolo. Nel 1341 Taddeo di Manzano uccise la moglie adultera, Sofia di Buttrio, e i cividalesi indignati, con l’autorizzazione del Patriarca, scacciarono i nobili dal castello che, tuttavia, rimase ancora tra alterne vicende in mano al casato dei di Manzano.

Oppostisi nel 1431 alla Repubblica di Venezia, i Signori di Manzano riuscirono ad ottenerne l’indulgenza per l’intercessione della comunità di Cividale, ma la Serenissima decretò che il castello fosse raso al suolo. È ancora visibile un unico tratto di muraglia.

Il castello, di forma circolare, era munito verso ponente da spalti, mentre il versante sud era protetto dallo strapiombo sul Natisone. Durante gli scavi eseguiti nel 2001 sono state portate alla luce le fondamenta di una torre medievale.

Una leggenda popolare vuole che in una galleria sotterranea, che consentiva ai signori di scappare in caso di assedio, si trovasse una carrozza d’oro piena di preziosi.

 

Informazioni


Indirizzo: Manzano

Stato di conservazione: ruderi

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Museo_Mineralogia_Petrografia_Trieste

Museo di Mineralogia e Petrografia

Il museo del Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Trieste (Palazzina O del Comprensorio di San Giovanni), espone circa millecinquecento campioni di minerali, pietre preziose, geminati, forme cristalline e silicati. Si possono ammirare anche noduli di mantello e megacristalli di alta pressione, nonché alcuni minerali tipici delle Tre Venezie. Oltre alle sale espositive e didattiche ci sono due laboratori per la catalogazione e lo studio di minerali e rocce.

I percorsi didattici sviluppano il tema delle rocce magmatiche sedimentarie e metamorfiche e l’esame dei minerali al microscopio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Comprensorio di San Giovanni, Palazzina O, Via E. Weiss 6, Trieste

Servizi: visite guidate, laboratori didattici; accessibile ai disabili

Informazioni: www.geoscienze.units.it/sedi-museali/museo-mineralogia

Orario di apertura: su richiesta previo appuntamento

Ingresso: gratuito

Tel.: 040 5582264 (Segreteria presso la Palazzina C)

Fax: 040 5582156

E-mail: princiva@units.it

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ALTRO IN ZONA
Giardino_Giovanni_Pascoli_Udine

Giardino Giovanni Pascoli

Il giardino, realizzato agli inizi del Novecento, è compreso tra piazza della Repubblica e le vie Dante, Giusti e Carducci. Si dispone simmetricamente lungo due aiuole di sempreverdi in asse – una ellittica e una circolare – lambite da viali curvilinei.

Nei primi decenni del XX secolo si procedette allo spianamento della braida medievale Arcoloniani – superficie tenuta a frutteto, vigneto e ortaggi – e furono tracciate le vie Dante e Carducci a collegamento tra la stazione ferroviaria e il centro cittadino. Sul sito, nel primo Novecento, sorsero numerosi edifici tra i quali la Casa del Fascio, realizzata così come il giardino dall’architetto Ettore Gilberti, che dispose una sorta di giardino-piazza circoscritto, luogo di sosta e di decoro urbano che prevedeva un recinto aperto in cinque accessi, con l’aiuola maggiore detta ‘paniere’. Si utilizzò un impianto misto, formale all’italiana e con la tecnica di figurazione floreale a ‘mosaicultura’. Le specie arbustive – bosso, ligustro, tasso, ginepro – furono foggiate secondo i canoni della topiaria.

Nel 1997, dopo un periodo di progressivo degrado, si procedette al ripristino dell’assetto originario, su progetto dell’architetto Massimo Asquini, realizzato gli allievi giardinieri dell’ENAIP di Udine.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Piazza della Repubblica

Superficie totale: 0,45 ha

Impianto planimetrico: formale all’italiana

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Udine

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuole, belvedere, parterre, vialetti

Specie botaniche di rilievo: bosso nano, cipresso di Lawson, ginepro cinese, ginepro ibrido, lagestroemia, tasso, tasso d’Irlanda

Orari di apertura: dal 1° al 30 aprile 8.00-19.00; dal 1° maggio al 30 settembre 7.00-21.00, dal 1° al 31 ottobre 8.00-19.00; dal 1° novembre al 31 marzo 8.00-18.00

Servizi: accesso da via Dante, parcheggio auto nei pressi, fontanelle di acqua potabile

Segnalazioni: Ufficio verde pubblico, via Nodari, 37 – Tel. +39 0432 520651

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ALTRO IN ZONA
ItRedona

I Laghi della Val Tramontina

I tre grandi laghi artificiali costituiscono ormai un elemento caratteristico del territorio della Val Tramontina. Costruiti negli anni Cinquanta per scopi di produzione energetica alimentano il sistema d’irrigazione per le coltivazioni della pianura e sono motivo di attrazione turistica.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Dislivello in metri: 700
Difficoltà: E
Tempi di percorrenza (andata): 2.30

INFO: Turismo FVG Pordenone
tel. + 39 0434 520381
Email info.pordenone@turismo.fvg.it

INFO: Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane
Tel. Cimolais +39 0427 87333
Email info@parcodolomitifriulane.it

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Da Meduno seguite la Val Tramontina fino al Lago di Redona

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Da qui proseguite secondo le indicazioni che conducono verso Chievolis, Selva (borgate di Tramonti di Sopra) ed all’omonimo lago

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Passate il coronamento della Diga del Lago di Selva, dopo circa 1 Km, ad qui hanno inizio la pista forestale ed il sentiero (CAI 967 e 968) che risalgono i boschi addossati ai pendii settentrionali del massiccio carsico del Monte Raut fino a raggiungere la Casera Valine, situata nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane

4

Rientrate lungo lo stesso itinerario, altri percorsi risultano essere impegnativi

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