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Sentiero dei Crâmars

Questo percorso era anticamente utilizzato dai venditori ambulanti carnici (Crâmars) che trasportavano spezie e stoffe verso i territori d’oltralpe.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Via delle Malghe Carniche
Dislivello in metri: 700
Difficoltà: E
Tempi di percorrenza in ore: 3

INFO: Turismo FVG Forni Avoltri
Tel. +39 0433 72202
Email info.forniavoltri@turismo.fvg.it

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1

Partenza dal rifugio Tolazzi (mt. 1350), raggiungibile tramite strada provinciale da Forni Avoltri

2

Dal rifugio imboccate il sentiero Cai nr. 144 e salite fino al rifugio Lambertenghi Romanin (mt. 1950) e al Passo Volaia (mt. 1977) in circa 2 ore

3

Oltre il passo potrete ammirare la splendida conca del lago di Volaia sovrastato dalla possente mole del monte Coglians. Nell’area alcune testimonianze della prima guerra mondiale: trincee e fortini sulla prima linea difensiva

4

Rientrate al rifugio Tolazzi ripercorrendo il medesimo sentiero nr. 144 o parzialmente una vecchia strada militare

    LAGO DI VOLAIA ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Museo_Ciasa_dai_Fornes

Museo Ciasa dai Fornes

La secentesca casa rurale della “Busa” ospita l’esposizione “Il filo dei ricordi” dedicata alla secolare tradizione carnica della filatura e della tessitura.

Fino allo scoppio della Grande Guerra, infatti, ogni inverno i “Cràmars”, originari dei Canali di Gorto e San Pietro e i “Tesseri” o “Tisidous”, provenienti dai canali di Socchieve e del Tagliamento, emigravano in cerca di lavoro verso i territori soggetti alla Serenissima e all’Impero asburgico. Questi artigiani lavoravano in casa le materie prime: la lana, la canapa ed il lino e le tinte gialle, verdi e rosse ricavate dalle piante.

Sono esposti abiti e strumenti di lavoro (fusi, arcolai, telai), coperte con i motivi tradizionali, tessuti colorati, ricami ad ago e uncinetto, nonchè i caratteristici “scarpéts”, la tipica calzatura carnica di velluto su cui le donne ancora oggi ricamano i fiori delle Dolomiti: la stella alpina, l’orchidea o “scarpa della Madonna” e la genziana.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Nazionale, frazione Cella, Forni di Sopra

Orari di apertura: luglio e agosto 17.00-19.00; durante il periodo natalizio tutti i giorni 16.00-18.00; aperture straordinarie su prenotazione presso la sede Turismo FVG di Forni di Sopra – Tel.: 0433 886767

Informazioni: www.fornidisopra.orgwww.comune.fornidisopra.ud.it

Ingresso: gratuito

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

Ex_Caravella

Ex Caravella

La spiaggia denominata ex Caravella si trova nella zona della vecchia cava di Sistiana, sul lato destro della bellissima baia scendendo al porticciolo di Sistiana mare. Vi si accede dal parcheggio a pagamento. La spiaggia di piccoli ciottoli è adatta anche ai bambini: a loro disposizione c’è il Baby Park con i giochi e le piscine gonfiabili, animazione e giochi sulla sabbia, mentre per i ragazzi ci sono il calcio saponato, il beach volley, il beach soccer, tavoli da ping pong e giochi da tavolo. Per tutti gli ospiti il Parco della Caravella mette a disposizione cabine, lettini, sdraio e ombrelloni. Sono disponibili pure un centro diving, un bar/stuzzicheria e l’animazione, pomeridiana e notturna.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI TRIESTE

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Geo Centre Immaginario Geografico

Il Centro visite ubicato nell’ex Latteria di Malnisio è dedicato a temi geografici, idrogeologici e ambientali. Grandi ortofoto ad alta definizione della zona di Malnisio, della Valcellina e della regione Friuli Venezia Giulia sono posate a pavimento per osservare ogni dettaglio con l’ausilio di lenti d’ingrandimento; il Centro mette a disposizione dei visitatori apparati didascalici e multimediali, lavagne interattive, giochi e quiz, percorsi storici e attività di laboratorio. Inoltre, si conservano i reperti del vecchio stabilimento della latteria sociale: zangole, dalmine, mestoli e torchi per la produzione casearia.

Alle visite guidate e ai percorsi tematici nelle sale del Geo Centre, possono essere abbinati i laboratori di didattica informale dedicati alla biologia, alla chimica, all’ecologia, alle scienze della Terra e alle scienze naturali.

Il Geo Centre è gestito dall’Immaginario Scientifico, il museo della scienza interattivo e multimediale del Friuli Venezia Giulia che, nel 2007, ha aperto la sua seconda sede nell’ex Centrale Idroelettrica di Malnisio.
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni

Indirizzo: ex Latteria di Malnisio, Via Manzoni 15, Malnisio di Montereale Valcellina

Servizi: visite guidate, laboratori didattici, fototeca, archivio documentale, accessibile ai disabili

Informazioni: www.immaginariogeografico.it

Orari di apertura: aperto su prenotazione per gruppi e scuole

Ingresso: intero € 4,00;ridotto € 3 (bambini dai 6 ai 12 anni, adulti oltre i 65 anni);gratuitofino a 6 anni e oltre i 65; il biglietto da diritto a una riduzione per il Museo della Centrale & Immaginario Scientifico di Malnisio o per il Science Centre Immaginario Scientifico di Grignano-Trieste

Tel.: 0427 518169 / 040 224424

Fax: 040 224439

E-mail: info@immaginariogeografico.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI PORDENONE

Villa_Liruti_Puicher_Biasutti_Tarcento

Villa Liruti Puicher Biasutti

Per accedere alla villa si attraversa la torre portaia, la “Torresella”, dal caratteristico colore rosso, un imponente arco bugnato e cornonata da un’aguzza fila di merli triangolari. Il complesso dei Puicher Biasutti è formato da cinque edifici disposti a ferro di cavallo che racchiudono un’ampia corte.

La costruzione del nucleo fortificato ebbe inizio sul finire del Trecento nelle forme di una casa-forte che fu poi ampliata nel corso dei secoli. Nell’Ottocento Giuseppe Biasutti ristrutturò e fece decorare le sale interne con affreschi e creò il parco delimitato da un muraglione in pietra a secco. All’architetto Raimondo D’Aronco spetta la facciata principale.

Originari della città di Mantova, i Signori di Villafredda si stabilirono qui nel XIV secolo assumendo il nome di Liruti e detennero il feudo fino all’Ottocento. Al casato appartenne l’insigne storico Gian Giuseppe Liruti, autore, fra l’altro, delle Notizie delle cose del Friuli scritte secondo i tempi (1776-1777) in cinque volumi. I Puicher Biasutti, sono tuttora i proprietari della residenza.

Nel Borgo si trovano la chiesetta seicentesca della Santissima Trinità e la Casa Liruti Sello, risalente al XVII secolo, che fu la residenza della famiglia fino alla costruzione della vicina villa.

 

Informazioni


Indirizzo: Strada Comunale di Castaneto,Villafredda di Loneriacco, Tarcento

Informazioni: www.villafredda.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI UDINE

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Costa Azzurra Grado

La Costa Azzurra, chiamata dagli abitanti di Grado spiaggia vecchia, è la spiaggia più occidentale dell’Isola e dà il nome a tutto il quartiere adiacente. Si trova alla fine della Diga, fra la città vecchia e il faro. A differenza della spiaggia principale di Grado, qui il fondale scende più rapidamente, permettendo di nuotare senza allontanarsi troppo dalla riva.

L’accesso a questa spiaggia è libero, ma ci sono diversi stabilimenti dove si possono noleggiare sdraio, lettini, ombrelloni e pedalò. Gli stessi chioschi degli stabilimenti offrono, oltre al servizio bar, programmi d’intrattenimento e animazione dedicati ai giovani.

Ideale per le famiglie con bambini, l’arenile offre parchi giochi anche all’ombra, sotto gli alberi delle zone verdi, campi di beach volley e di calcetto. C’è anche un grande scivolo acquatico denominato Acquasplash.

Alle spalle della spiaggia, sulla passeggiata, ci sono dei ristorantini che sono aperti anche alla sera.

La zona è servita da parcheggi a pagamento sulle vie adiacenti alla spiaggia.

 

Informazioni


Stabilimento Costa Azzurra

Tel. – fax. + 39 0431 81950

Cell. + 39 349 5780649

 

Stabilimento Key West

Cell. + 39 339 5332331 (Claudio)

Cell. + 39 339 319337 (Filippo)

 

Stabilimento Piper

Cell. + 39 333 3668496

e-mail: elemar81@yahoo.it

 

Stabilimento Tivoli

Tel. + 39 0431 80353

e-mail: marcolauto@yahoo.it

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ALTRO IN ZONA ALTRO IN PROVINCIA DI GORIZIA

Castello_Maniago

Castello di Maniago

Il castello sorse probabilmente sul sito di una torre di avvistamento romana, che divenne poi un presidio longobardo. Nel 981 l’imperatore Ottone II confermava al Patriarca di Aquileia il possesso feudale della “cortem que vocatur Maniacus”.

Il maniero – edificato attorno all’anno Mille – comprendeva, oltre che le abitazioni dei signori (ricordati a partire dal 1195) anche la domus patriarcale, tre torri e varie cinta di mura.

I signori di Maniago, coinvolti in molte lotte feudali, subirono innumerevoli assedi, ma resistettero sino al 1420, quando il Friuli fu occupato della Repubblica Veneta. Alla Serenissima Bartolomeo di Maniago giurò fedeltà ricevendo in cambio l’investitura del feudo a vita.

Il castello venne danneggiato dai terremoti del 1511 e del 1575 che lo resero inagibile e, a partire dal 1630, venne abbandonato.

Di questo notevole fortilizio oggi rimane solo una cinta muraria di forma semicircolare con feritoie. L’unico edificio rimasto integro è la chiesetta di San Giacomo costruita davanti alla facciata del castello.

 

Informazioni


Indirizzo: Via Castello, Strada Valpiccola, Maniago

Stato di conservazione: ruderi instato di abbandono

Informazioni: www.consorziocastelli.it

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