Giardino_Palazzo_Valvason_Morpurgo_Udine

Giardino Palazzo Valvason Morpurgo

Il giardino di Palazzo Morpurgo, è sito nel cuore della città, tra via Savorgnana, piazzetta Belloni e piazza Duomo. L’area fu acquistata dalla famiglia Morpurgo nel 1871. Il giardino, forse ideato da Elio Morpurgo, venne realizzato tra il 1907 e il 1918. Collegato alla corte d’onore del palazzo da una loggia, si disponeva secondo una composizione tradizionale incentrata sulla fontana con la Ninfa, scolpita da Leonardo Liso.

Nel 1969 il complesso diventò proprietà comunale. Radicalmente ristrutturato tra il 2006 e il 2007, funge ora da collegamento con piazzetta Belloni e piazza Duomo. Sono state ricostituite le aiuole e i camminamenti in pietra delimitati da alberi e siepi, ed è stato restaurato il loggiato di stile neoclassico con volta a botte che conduce al giardino all’italiana e che esibisce al di sopra di una cornice architravata sormontata da due balaustre otto raffigurazioni allegoriche delle Quattro stagioni risalenti al 1782.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Savorgnana 12, Udine

Superficie totale: 0,05 ha

Impianto planimetrico: formale a schema geometrico

Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Udine

Peculiarità scenografiche e compositive: aiuoloni, fontana, loggia, peschiera

Specie botaniche di rilievo: il giardino non conserva esemplari storici

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Museo_Arrotino_Resia

Museo dell’arrotino

Il museo raccoglie le testimonianze di un antico mestiere tipico delle genti della Val Resia – quello dell’arrotino – un artigiano itinerante che emigrava dalla valle attraverso l’Europa e i paesi dell’impero austro-ungarico.

In esposizione gli strumenti del mestiere come la caratteristica crassigne o krösma, mole affilatrici, biciclette, antichi oggetti da taglio e fotografie.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Monte Sart 12/A, Località Stolvizza (Resia)

Servizi: visite guidate, attività manuali dimostrative; accessibile ai disabili

Informazioni: www.arrotinivalresia.it; www.parcoprealpigiulie.org

Orari di apertura: su appuntamento telefonando a 338 6782816

Ingresso: gratuito

Tel./Fax: 0433 53554

E-mail: info@arrotinivalresia.it; info@parcoprealpigiulie.org; cama-resia@libero.it

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Cascata_Fuas

Cascata di Fuas

(Val Pesarina)

 

La cascata di Fuas, in Val Pesarina, è formata dal torrente Possal, che incide profondamente la roccia di calcare dolomitico. Il torrente nasce a quota 1572 m sotto la Casera di Entralais e si unisce alla Pesarina a quota 760 m.

La forza motrice del torrente si iniziò ad usare nel 1725 con la costruzione della fabbrica di orologi F.lli Solari, e fino al tardo ’700 vi sorgeva una diga alta 10 metri, tutta di legno, detta stua, che sbarrava le acque del torrente. Fu costruita per trasportare il legname per via fluviale: i tronchi venivano raccolti nel bacino artificiale e poi si facevano cadere a valle aprendo l’imbocco della diga.

Si raggiunge dalla strada statale 465 della Val Pesarina. Arrivando alla F.lli Solari, dove si può parcheggiare, si prende la strada forestale adiacente e attraverso un sentiero facile, tenendosi alla destra del torrente e oltrepassando un ponte in pietra, in breve tempo si giunge alla cascata di Fuas, a 880 metri.

 
 
 
 
 
 
 
 

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Collezione_Etnografica_Ruttar

Collezione Etnografica Ruttar

La sede museale di Clodig di Grimacco è una preziosa raccolta di testimonianze materiali sugli usi e costumi della società rurale delle Valli del Natisone. Gli oggetti, emblematici della cultura contadina locale, sono stati raccolti da Mario Ruttar.

Il percorso comprende una vecchia cucina a legna, che rievoca i lavori di conduzione della casa e quelli invernali della cantina, dell’intaglio del legno, dell’intreccio del vimini, della preparazione dei cibi, del burro, del pane e della grappa. Sono esposti gli strumenti che documentano i lavori agricoli: attrezzi per lo sfalcio del fieno, la viticoltura, il taglio dei boschi e la falegnameria, ma anche attrezzi utilizzati nelle fucine e nelle cave di pietra o nelle miniere.

Non mancano fotografie, immagini sacre e votive, manufatti, armi da taglio, chiavi, lucchetti e arnesi da norcino, mole, bauli e valigie, testimoninze legate all’emigrazione, nonchè le maschere lignee ancora utilizzate durante il Carnevale.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Località Clodig 26, Grimacco (Udine)

Servizi: visita guidata, bed&breakfast

Informazioni: www.museoruttarmario.com; www.comune.grimacco.ud.it

Orari di apertura: tutto l’anno su prenotazioneper gruppi di almeno 10 persone

Ingresso: gratuito

Tel.: 0432 725003

E-mail: info@museoruttarmario.com

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Grotte_Villanova

Grotte di Villanova

L’area di Villanova delle Grotte (frazione di Lusevera, in provincia di Udine) custodisce nel suo sottosuolo un vero e proprio complesso carsico. In una piccola area delle Prealpi Giulie, nell’Alta Val Torre, sono state scoperte numerose cavità, le principali delle quali vengono chiamate col termine generico di grotte di Villanova: sono la Grotta nuova di Villanova, la Grotta Doviza, la Grotta Egidio Feruglio e l’Abisso Vigant. Le prime tre si trovano nel territorio del comune di Lusevera, la quarta in quello di Nimis. Le esplorazioni delle grotte dell’area di Villanova sono iniziate nella seconda metà dell’Ottocento: a tutt’oggi sono stati esplorati più di 15 km di gallerie.

 

Grotta nuova di Villanova

La Grotta nuova di Villanova fu scoperta nel 1925 da un abitante del luogo, Pietro Negro, che fondò il Gruppo esploratori e lavoratori delle Grotte di Villanova. Il Gruppo, oltre a esplorare la grotta, sistemò un accesso artificiale per renderla fruibile al pubblico, e ancor oggi continua a gestirne le visite guidate.

La particolarità della Grotta nuova è di essere una delle maggiori cavità in Europa di contatto tra due diversi tipi di rocce: l’acqua quindi esercita su queste rocce due differenti azioni di carsismo: ne risultano gallerie e sale d’incomparabile fascino, solcate da un torrente sotterraneo, che variano continuamente per dimensioni e morfologia. Le gallerie si snodano in piano per 8 km, di cui una parte illuminata facilmente visitabile; si possono anche ammirare numerosissime stalattiti eccentriche.

La temperatura interna si aggira per tutto l’anno sugli 11° C.

 

Grotta Doviza

La labirintica Grotta Doviza (o Tazajama) fu tra le prime ad essere scoperte a Villanova, nella seconda metà dell’Ottocento, anche se l’esplorazione ed il rilievo topografico più completi furono eseguiti da Giovanni Battista De Gasperi a inizio Novecento. All’epoca furono scoperti solo due ingressi, definiti come Superiore ed Inferiore, solo nel 2007 ne è stato scoperto un terzo. I tre ingressi si aprono sul versante destro della valle Ta pot Cletia. Dista pochi minuti a piedi dal complesso delle Grotte di Villanova. La lunghezza delle gallerie esplorate è superiore ai 4 km. La grotta è un affascinante dedalo di sale, gallerie, strettoie e ruscelli che si sviluppano su più livelli. Nel “Salone delle confluenze” si uniscono alcuni ruscelli che ne percorrono i rami principali.

La visita della Grotta Doviza è possibile solo con attrezzatura specifica e accompagnati da speleologi esperti.

 

Abisso Vigant

L’Abisso Vigant è una fantastica grotta ad estensione verticale, costituita da un inghiottitoio, diversamente dalle tipiche entrate a pozzo. Con 10 verticali abbastanza semplici si arriva a una profondità di meno 254 metri. Si può visitarne il primo tratto grazie ad un sentiero attrezzato che porta dal maestoso ingresso fino alla prima, imponente “Marmitta dei giganti“, una vasca naturale scavata dall’acqua.

L’abisso è raggiungibile a piedi attraverso il “percorso Vigant“, ma si può raggiungere Borgo Vigant anche in auto (2 km circa dal parcheggio della Grotta nuova) e poi scendere in pochi minuti lungo il caratteristico sentiero che porta all’Abisso.

 

Informazioni


Orari di apertura

Domeniche e festività: marzo, aprile, maggio, giugno, settembre: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 18.00 (Lunedì di Pasqua orario continuato dalle 10.00 alle 18,00); luglio, agosto: orario continuato dalle 10.00 alle 18.00; ottobre, novembre: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 16.30

Giorni feriali (dal lunedì al sabato): dal 15 giugno al 31 luglio dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00; dal 1° al 31 agosto dalle 10.00 alle 18.00; dal 1° al 15 settembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00

Gli orari potranno subire variazioni.

Possibilità di visite fuori orario per comitive (min. 15 persone), scolaresche e centri estivi.

Servizi: visite guidate, bar, parcheggio

Costi: intero: € 8,00; ridotto: € 6,00; gratis per minori di 6 anni; gratis con FVG Card; visite guidate scolaresche e centri estivi (prenotazione obbligatoria) ingresso ridotto € 5,50, gratis l’insegnante

Informazioni: Grotta Nuova di Villanova, Fraz. Villanova delle Grotte 3 – 33010 Lusevera (UD)

Tel. +39 0432 787915 / +39 392 1306550 / fax +39 0432 792141

www.grottedivillanova.itinfo@grottedivillanova.it

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Museo_Ciasa_dai_Fornes

Museo Ciasa dai Fornes

La secentesca casa rurale della “Busa” ospita l’esposizione “Il filo dei ricordi” dedicata alla secolare tradizione carnica della filatura e della tessitura.

Fino allo scoppio della Grande Guerra, infatti, ogni inverno i “Cràmars”, originari dei Canali di Gorto e San Pietro e i “Tesseri” o “Tisidous”, provenienti dai canali di Socchieve e del Tagliamento, emigravano in cerca di lavoro verso i territori soggetti alla Serenissima e all’Impero asburgico. Questi artigiani lavoravano in casa le materie prime: la lana, la canapa ed il lino e le tinte gialle, verdi e rosse ricavate dalle piante.

Sono esposti abiti e strumenti di lavoro (fusi, arcolai, telai), coperte con i motivi tradizionali, tessuti colorati, ricami ad ago e uncinetto, nonchè i caratteristici “scarpéts”, la tipica calzatura carnica di velluto su cui le donne ancora oggi ricamano i fiori delle Dolomiti: la stella alpina, l’orchidea o “scarpa della Madonna” e la genziana.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Nazionale, frazione Cella, Forni di Sopra

Orari di apertura: luglio e agosto 17.00-19.00; durante il periodo natalizio tutti i giorni 16.00-18.00; aperture straordinarie su prenotazione presso la sede Turismo FVG di Forni di Sopra – Tel.: 0433 886767

Informazioni: www.fornidisopra.orgwww.comune.fornidisopra.ud.it

Ingresso: gratuito

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Casa natale di padre David Maria Turoldo

Nella casa natale di padre David Maria Turoldo – un tipico edificio rurale friulano della metà del XVIII secolo – sono conservate le testimonianze dell’opera letteraria e religiosa del frate.

Giuseppe Turoldo (1916-1992) nacque in una famiglia poverissima, ultimo di nove fratelli e fu ordinato frate servita. Dopo la laurea in filosofia conseguita alla Cattolica di Milano e dopo aver militato culturalmente nelle file della Resistenza, per quindici anni tenne dall’altare del Duomo le sue più celebri omelie. Diresse il centro di studi ecumenici a Fontanella di Sotto il Monte presso Bergamo, fondò la rivista “Servitium” e collaborò alla realizzazione del film Gli ultimi (1963), apologo di povertà e speranza profondamente legato alla cultura contadina della sua terra d’origine.

L’edificio fu trasformato in casa-museo nel 1997 dopo i lavori di restauro. Nel sottotetto è stato sistemato il centro di documentazione: scritti, filmati e registrazioni audio attinenti al pensiero e all’opera del padre servita.

 
 
 
 
 
 
 
 

Informazioni


Indirizzo: Via Caterina Percoto, 7/1, Coderno (Sedegliano)

Servizi: visite guidate; non accessibile ai disabili

Informazioni: Associazione culturale Padre David Maria Turoldo – Tel.: 0432 916384; Fax: 0432 916384; Segreteria del Comune di Sedegliano – Tel:. 0432 915519; www.comune.sedegliano.ud.it; E-mail: segreteria@com-sedegliano.regione.fvg.it

Orari di apertura: ogni primo sabato e domenica del mese 9.00-12.00 e 15.00-18.00 e in occasione di mostre e manifestazioni e su richiesta in altri giorni e orari.

Ingresso: gratuito

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