Situato sulla riva sinistra del Tagliamento, Camino è bagnato dal Varmo, che sgorga in frazione San Viadotto, ed è attraversato da numerose rogge e risorgive. Il toponimo deriva dal latino caminus, a ricordo delle numerose fornaci che qui furono attive fino al XVIII secolo. È, inoltre, conosciuto per la sua antica tradizione dei maestri organari.
Il paesaggio rurale segna il territorio, con piccoli borghi diffusi ancora intatti, nei quali è possibile ritrovare l’edilizia tipica della civiltà contadina: i casoni di campagna in mattoni e sassi di fiume con ampi portali che si affacciano sulle corti interne.
Il Borc dai Siors, come indica il nome, raccoglie i palazzi dei ricchi possidenti terrieri – da ricordare il Palazzo Minciotti che conserva fregi e pavimenti veneziani – oltre alla Chiesa Arcipretale di Ognissanti, in stile neoromanico e la Pieve di Rosa che, con origini che risalgono al Duecento, è l’edificio più antico del comune, ricco di pale d’altare e affreschi. Inoltre, degni di nota sono il settecentesco Palazzo Luccardi, la Villa Colloredo Mels a Gorizzo, il borgo rurale di Bugnins e il Mulino di Glaunicco, citato da Ippolito Nievo nella novella Il Varmo. Allo scrittore romantico, che fu molto legato a questo borgo, è stato dedicato un itinerario tematico sui luoghi della sua vita e delle sue opere.
Informazioni
Dove: Camino al Tagliamento, provincia di Udine
Informazioni: www.comune.caminoaltagliamento.ud.it