Il parco trova spazio nel sito dell’antica cinta muraria che circondava la città-fortezza di Gradisca d’Isonzo, fondata dalla Repubblica di Venezia come baluardo contro l’Impero austriaco. Le fortificazioni, risalenti alla fine del Quattrocento, erano lambite dal fossato della Roggia del Mulino e congiungevano il Torrione della Campana, il Torrione del Palazzo, la Porta d’Italia e il Torrione della Calcina. Nel 1855 il feldmaresciallo Radetzky autorizzò la demolizione del tratto occidentale del sistema murario a condizione che i fondi fossero adibiti a parchi e giardini.
Tra il 1880 e il 1885 si disegnò la vasta area circolare tagliata da otto raggi – la Rotonda – e lungo i percorsi si piantarono filari di latifoglie locali, prevalentemente ippocastani, mentre i terreni vennero coltivati a prato – Spianata – infine, nel 1932, quando il parco era ormai cosiderato un punto di aggregazione sociale, venne creata la cosiddetta Pineta, con circa centosessanta esemplari di cedro, pino e abete.
Informazioni
Indirizzo: Viale Regina Elena, Gradisca d’Isonzo
Superficie totale: 6,67 ha
Impianto planimetrico: a prato (Spianata), all’italiana (Rotonda), all’inglese (Pineta)
Condizione giuridica: proprietà pubblica, Comune di Gradisca d’Isonzo
Peculiarità scenografiche e compositive: monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale, cappella votiva di San Giovanni Nepomuceno
Specie botaniche di rilievo: albero dei tulipani, cedro dell’Himalaya, cipresso di Lawson